Paolo Giordano, Mondadori, 2008.
Non so se questo giovane scrittore torinese continuerà scrivere…se lo farà sicuramente io continuerò a leggerlo. L’ho letto d’un fiato durante una giornata di vacanza alle terme di Rapolano. Due storie parallele, dure, sofferenti, che non riescono ad incontrarsi mai fino in fondo, per colpa delle proprie gabbie personali, ma che proprio in comunanza dei propri limiti, riescono ad aiutarsi reciprocamente a crescere, a sconfiggere alcune paure e tante rigidità. Bello, ben scritto, profondo nella sua capacità di guardare l’animo umano adolescenziale, e di distinguere le banalità e l’omologazione della vera ricerca di se stessi…nel bene e nel male, nelle cose che piacciono e in quelle che spaventano.