“La sospensione di ‘Tg Agri3’, controproducente per il servizio pubblico”

Un’interrogazione per conoscere quali siano le motivazioni che hanno portato alla sospensione, o addirittura alla chiusura, della rubrica televisiva “Tg Agri3”, unico momento di informazione di settore a carattere nazionale, dedicato all’agricoltura. L’iniziativa è di Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico e membro della Commissione agricoltura della Camera, che oggi, venerdì 19 giugno, ha presentato il documento al Presidente del Consiglio e al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia. La rubrica, realizzata in collaborazione con il Mipaf e in onda su Rai3, è stata infatti sospesa, dopo l’ultima puntata di venerdì 5 giugno.

“La trasmissione – argomenta Cenni – è stata per anni un momento di approfondimento critico per tutto il mondo agricolo italiano, esempio di grande professionalità e imparziale fonte d’informazione. Lo dimostra l’ondata di proteste sollevata dalla decisione della Rai di sospendere la trasmissione, per il venire meno del finanziamento di cui la rubrica ha goduto fino ad oggi da parte del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Una protesta arrivata dalle associazioni agricole, zootecniche e da quelle sindacali, ma anche dagli assessorati regionali all’agricoltura e da numerosi esponenti del panorama politico ed istituzionale nazionale”.

“La soppressione di “Tg Agri3” – continua Cenni – è una decisione controproducente per il servizio pubblico e per l’agricoltura: penalizza gli spettatori che, fino ad oggi, l’hanno seguita con numeri in continua crescita, e toglie al mondo agricolo un accesso diretto al proprio pubblico di riferimento, che oggi più che mai ha bisogno di essere correttamente informato su ciò che sta succedendo alla nostra agricoltura”. “Ci risulta – aggiunge Susanna Cenni – che “Tg Agri3” abbia stipulato una serie di convenzioni con regioni e enti locali per un totale di 150 mila euro: finanziamenti che avrebbero potuto sostituire per altre trenta puntate (circa 6 mesi di programmazione) il mancato stanziamento del Ministero. Se questo corrispondesse al vero verrebbero a mancare anche motivazioni legate ad una mera razionalizzazione di natura finanziaria”.

L’interrogazione presentata da Susanna Cenni è stata sottoscritta dai parlamentari Gianni Cuperlo; Nicodemo Oliverio; Gian Pietro Dal Moro; Ermete Realacci; Luca Sani; Sandro Brandolini; Angelo Zucchi e Giuseppina Servodio.

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