L’anno che verrà

I loro volti sorridenti sono stati sulle prime pagine dei giornali. Erano in alto, erano al lavoro. E da quell’altezza sono precipitati nell’abisso della morte: erano Roberto Peretto, 52 anni, Marco Pozzetti, 54, e Filippo Falotico, 20 anni. È un paradosso continuare a chiamarle morti “bianche”. Un momento sei lì in cantiere, poco dopo sei una cifra che ingrossa la drammatica statistica di questo 2021. L’anno che ha divorato Luana dentro un orditoio, altre giovani vite inghiottite da macchine non sicure e altre ancora nell’edilizia, agricoltura, manifatturiero. È vero, il Paese sta ripartendo e le cifre del Pil lo testimoniano, ma cosa rischia di esserci di invisibile dentro a quei numeri? I cantieri del super bonus sono ovunque. Gli obiettivi di investire sull’efficientamento energetico e sismico delle abitazioni possono essere raggiunti, ma non possiamo accettare che questa corsa macini vittime. Il Ministro del lavoro, Andrea Orlando, è stato molto chiaro nella sua informativa alla Camera.

La legge di Bilancio, intanto, prosegue il suo iter al Senato che in queste ore sta votando la fiducia per poi passare il testimone alla Camera. Gli obiettivi del Governo guardano al consolidamento della ripresa e al rafforzamento della rete di protezione sociale. Tra le cose più qualificanti ci sono, indubbiamente, gli 8 miliardi sulla riduzione delle tasse, di cui 7 sul lavoro dipendente, la riforma degli ammortizzatori sociali, più risorse sul fondo sanitario nazionale, l’università, la ricerca, la non autosufficienza, la proroga e l’estensione dell’ape sociale, l’estensione del congedo di paternità, il finanziamento della legge per la parità salariale, la tampon tax, misure per favorire il rientro delle donne al lavoro dopo la maternità. Con gli emendamenti si è posto rimedio all’IVA sul terzo settore. Tra i risultati importanti c’è anche l’approvazione di un emendamento che consentirà la nascita della Fondazione Biotecnopolo di Siena, su cui molto si è impegnato il segretario Letta. Qualcosa di più, a dire il vero, mi sarei attesa per le vetrerie toscane.

Non può essere però taciuto che il ruolo del Parlamento sulla manovra è oramai alquanto marginale. Ancora una volta una delle Camere non esaminerà il merito della norma e non potrà che limitarsi alla fiducia.

Cgil e Uil, nonostante importanti passi avanti, hanno indetto e svolto lo sciopero generale non condividendo le scelte su fisco e pensioni e alcune perplessità stanno emergendo, in questi giorni, sulla proposta che riguarda le delocalizzazioni, tanto attesa dopo i numerosi casi che hanno riguardato tante realtà del nostro Paese.

Io credo che non dobbiamo mai rimuovere la cornice in cui noi siamo, la straordinarietà del tempo che stiamo vivendo e che ci ha condotti ad un governo così ampio che va da Leu alla Lega e che spesso ci obbliga a mediazioni non sempre soddisfacenti; ma penso anche che non dobbiamo dimenticare le condizioni materiali di una parte molto grande del nostro Paese che ci vede in fondo alla classifica delle retribuzioni salariali. Questa situazione è stata aggravata dal Covid. Stipendi medi e bassi, partite Iva, costi dell’energia per famiglie ed imprese continuano ad essere un problema molto serio e molto vero, nonostante gli sforzi di questa manovra. Per questo sarà fondamentale riprendere e mantenere vivo il dialogo sociale nel nostro Paese.

La campagna vaccinale corre e corrono i numeri della terza somministrazione. Purtroppo, però, corre anche il Covid che torna a crescere ovunque e che ha oramai superato i 30.000 contagi al giorno, con una nuova variante. Certo, stiamo meglio di altri Paesi che hanno investito meno su vaccini e green pass. Ma non ne siamo fuori.

Lotta al Virus, ripartenza del Paese e PNRR restano i grandi obiettivi da centrare. Ci sarà un intreccio di tutto questo con la grande partita dell’anno nuovo: quella del Quirinale. Nella conferenza stampa di fine anno il Presidente Draghi ha parlato degli obiettivi irrinunciabili, dei risultati raggiunti, di ciò che ci attende da qui alla fine della legislatura.

Dopo Natale ci saranno settimane ancora molto complesse: ancora tanta prudenza per difenderci dai contagi ed evitare nuove chiusure e poi la scelta di una persona che prenda in mano la difesa della Costituzione ed il ruolo di garante della democrazia e delle istituzioni. Non sarà affatto una passeggiata, con questo Parlamento, con i suoi numeri, con alcune fughe in avanti. Sono certa che il nostro Segretario abbia la saggezza e l’esperienza per guidarci.

Intanto auguro a tutte e tutti voi giorni contrassegnati da un po’ di serenità con le vostre famiglie.

Buon Natale e buone festività, di cuore. E, a tutti noi, buon anno.