Nei giorni scorsi ho incontrato alcune lavoratrici di alcune delle società che oggi gestiscono buona parte dei centri per l’Impiego in Toscana. Si tratta di persone qualificate che da molti anni gestiscono questi servizi e che temono, in una fase di riorganizzazione del servizio e di assunzioni tramite bando e concorso pubblicato, di trovarsi esclusi. Già nelle scorse settimane il Consiglio Regionale è intervenuto ed ha approvato una risoluzione.
Io ho presentato un’interpellanza urgente al Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, e al Ministro per il welfare Di Maio, nella quale chiedo di attivare quanto prima il tavolo di confronto che la Regione Toscana ha chiesto, per capire come valorizzare e salvaguardare le professionalità che già operano all’interno dei Centri per l’impiego della Toscana. È necessario individuare, nel rispetto della normativa sull’accesso al pubblico impiego, procedure concorsuali relative al potenziamento dei servizi in materia di politiche attive sul lavoro. La mia interpellanza va nella direzione della lettera inviata da Enrico Rossi, presidente della Regione, sempre ai ministri Bongiorno e Di Maio, nella quale si sottolinea “la volontà della Regione di salvaguardare il proprio modello organizzativo di gestione della rete regionale dei centri per l’impiego, fortemente incentrato sulla governance pubblica e rafforzata da una funzione complementare svolta da operatori privati presso i nostri Centri per l’impiego”.