Al Presidente del Consiglio,
Al Ministro Sacconi,
Al Ministro Carfagna
Egregio Presidente,
Egregi Ministri,
domani mattina (6 luglio) molte Deputate e Senatrici saranno davanti al Senato a manifestare contro lo scippo operato dal Governo Berlusconi a danno delle donne. E’ uno scippo grave, silenzioso quello che avete compiuto, uno scippo certificato anche statisticamente: l’ultimo rapporto Istat dedica un intero capitolo al peggioramento della vita delle Donne Italiane oggi meno occupate, meno sostenute attraverso politiche per la conciliazione e per la condivisione del lavoro familiare, e licenziate grazie alla bocciatura della norma che vietava il grave fenomeno delle “dimissioni in bianco” di fronte ad una maternità . E’ ancora fortissimo il divario salariale tra uomini e donne, e in circa 20 anni in questo Paese la condivisione maschile del lavoro familiare è cresciuta…di pochi minuti.
Siamo indubbiamente il fanalino di coda in Europa, ma con condizioni di genere migliori, ci sono davanti a noi anche decine e decine di Paesi africani, asiatici, sudamericani.
Voi ed il Vostro Governo, avete con le manovre dello scorso anno deciso di aumentare l’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego raccontando che..”era un adempimento che l’Europa ci chiedeva di fare”.
Non ho mai condiviso tale decisione, pur consapevole che la crescita dell’aspettativa di vita pone una riflessione.
Non ho condiviso la vostra scelta, perchè a tale scelta avrebbe dovuto corrispondere un altrettanto deciso impegno a sostegno dell’occupazione femminile, del welfare, della partecipazione maschile al lavoro di cura, cioè di tutti quegli obiettivi che Lisbona e tutte le politiche in materia ci hanno chiesto di rispettare e che abbiamo puntualmente disatteso.
Non ho condiviso tale scelta perchè avete con le vostre politiche colpito indiscriminatamente il pubblico impiego dimenticando che moltissime donne che lavorano in questo settore svolgono anche lavori usuranti e difficili e delicati (dalle infermiere alle educatrici di infanzia), sobbarcandosi tutto il peso del lavoro familiare.
Non ci avete ascoltato ma vi siete impegnati ad usare il riparmio ottenuto per finanziare le politiche per le donne Italiane: oltre 4 mld di euro.
Adesso avete fatto sparire anche quelle risorse, e quindi avete scippato le donne.
Per questa ragione VISTO CHE ORAMAI AVETE SCIPPATO TUTTE LE DONNE ITALIANE ANCHE IO LE INVIO LA MIA BORSA.
Lo faccio in modo simbolico spedendovi la borsa vuota (avete già svuotato voi il contenuto) e trasparente (concetto che non avete usato con le donne) che potrete vedere in allegato.
Le donne Italiane non vi perdoneranno nè le politiche contro di loro, nè questo grave scippo.
Le donne Italiane sono mobilitate. Le lavoratrici, le pensionate, le ragazze cui avete scippato il futuro.
Anche noi Parlamentari lo siamo.
Ci batteremo in Parlamento e con ogni strumento a nostra disposizione per la restituzione dello scippo e per rompere il vostro colpevole silenzio.
On Susanna Cenni
Deputata Pd eletta in Toscana