Roma 20 luglio 2012
Al Presidente della Giunta Regionale Toscana
Enrico Rossi
Caro Enrico,
Da giorni molti di noi sono nuovamente in moto nei singoli territori assieme ai Sindaci ed ai Presidenti delle Province per contestare ed evitare la possibile chiusura di circa 120 uffici postali tutti allocati nelle aree rurali, montane o comunque nelle piccole frazioni della nostra Regione.
Cosi come già accaduto un anno fa ed ancora precedentemente, ognuno di noi presenterà nuovamente atti ispettivi, si attiverà nei confronti di Poste Italiane, ricevendo risposte standardizzate che ci diranno, cosi come già avvenuto, che “qualsiasi decisione verra’ assunta coinvolgendo gli interlocutori locali”, e che le raccomandazioni esplicitate negli atti ispettivi saranno trasmesse dal Mise alla “concessionaria Poste Italiane”.
Sulle vicende dei tagli negli uffici Toscani la collega Silvia Velo ha organizzato audizioni di Sarmi e del Ministro Passera nella commissione trasporti che pero non hanno sortito da parte dell’azienda o del governo impegni fattivi, sulla oramai nota “lista nera di uffici a rischio chiusura entro il 2012” di queste settimane e’ già stata presentata una nuova interrogazione a prima firma Ermete Realacci sottoscritta da molti di noi, gli Enti Locali sono mobilitati e sono partite anche le iniziative tese a cercare relazioni personali con Poste, con l’obiettivo, forse, di salvare qualche ufficio fino alla prossima lista altrettanto nera.
La Regione Toscana in più occasioni e negli anni si e’ mobilitata per difendere i territori da possibili chiusure, facendo uno sforzo anche per il mantenimento di una parte dei servizi oggi garantiti da Poste attraverso il coinvolgimento di esercizi commerciali ecc..
Tali sforzi sono stati apprezzati e restano indiscutibilmente apprezzabili, ma quella che vediamo e che tu più di altri certo vedi e’ il progressivo depauperamento di ogni struttura di servizio fuori dai centri più popolati (poste, scuole, sociale, trasporti….) con conseguenze pesanti per la qualità della vita in queste aree.
Oggi, di fronte ad un nuovo ipotetico massiccio intervento di razionalizzazione, pur confermando l’impegno di ognuno di noi, anche dentro alle mobilitazioni locali, riterremmo fondamentale aprire nuovamente una vertenza complessiva nei confronti di Poste Italiane spa , ma facendolo necessariamente assieme, come territorio Toscano, poiché ogni incontro richiesto da singole istituzioni, da singoli parlamentari su porzioni di territorio, su base provinciale ecc in questo momento, non avrebbe le caratteristiche e la forza per ottenere risposte adeguate.
Per questa ragione, siamo a chiederti, la disponibilità a lavorare assieme a tutti noi per chiedere un incontro all’Amministratore Delegato di Poste sul tema in questione, un incontro sollecitato quindi da noi che sediamo in Parlamento e da te con l’autorevolezza della Presidenza della Giunta Regionale, adoperandoci per calendarizzare al più presto tale incontro.
La preoccupazione e’ grande come ben sai. Ogni incontro con i Sindaci e’ oramai una sorta di aggiornamento di bollettino di guerra, e si tratta di occasioni nelle quali la possibilita di fornire risposte adeguate sono sempre più rare.
Certi della tua sensibilità e della tua determinazione e disponibilità a lavorare assieme ti salutiamo affettuosamente, e restiamo in attesa di un contatto per coordinarci al meglio.
Susanna Cenni, Luca Sani, Tea Albini, Ermete Realacci , Raffaella Mariani, Rosa De Pasquale, Silvia Velo, Donella Mattesini, Lido Scarpetti, Andrea Rigoni.
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