L’Italia vera che non sta affatto bene

E’ di ieri la presentazione del rapporto annuale dell’Istat. E’ la foto del paese, ogni anno momento di riflessione e di verità.

Mezzo milione di famiglie senza lavoro, e senza alcun reddito, oltre 610.000 con un solo reddito di circa 700 euro al mese.

 Entra in crisi la figura centrale del mondo del lavoro (maschio, età media 35- 54 anni, centro nord). E’ questa figura quella che più di altre subisce uno scossone senza precedenti.

E’ il capofamiglia, è colui che pensa di essersi “stabilizzato”, che ha un mutuo, progetti di vita avviati assieme alla sua famiglia, alla sua compagna.

Crescono le difficoltà delle famiglie Italiane nel riuscire non solo a far fronte ad un affitto o ad un mutuo, ma  a fare la spesa.

Già un anno fa i segnali erano inquietanti, ma questo Governo ci ha accusato di fare allarmismo mentre occorreva infondere fiducia al Paese.

Si è compiuto un errore dietro l’altro. Nessun provvedimento anticiclico, nessun vero intervento per le famiglie, per i redditi, per chi perde il lavoro,peri giovani,  nessun vero provvedimento per le imprese, soprattutto per la miriade di piccole e medie imprese che sono l’ossatura reale del nostro Paese, dei nostri distretti produttivi.

Ad un anno di distanza, all’indomani degli annunci di Berlusconi e Tremonti sulla..fine della crisi, questi sono i dati, questo è il Paese.

Un Paese che non sta bene, un paese impaurito e sfiduciato.

Un Paese abituato a sentire sirene che suonano alle sue paure, ma non le risposte e le soluzioni,

Un Paese iniquo, Un paese che io mi auguro sia stanco dellla tante troppe promesse e delle mille bugie.

Un Paese che io spero decida di avviare la discesa del consenso ad un Premier e ad una maggioranza che non sa parlare a coloro che pagano il conto della crisi e degli incredibili errori che sono stati commessi.

 

Susanna