Non mi piace il clima che si respira in queste ore alla Camera.
Preferisco chiudere gli occhi e concentrarmi sulla bella manifestazione di Roma, quei volti felici di ritrovarsi, di sentirsi assieme e parte di una stessa comunità pur non conoscendosi personalmente..si quell’italia pulita, disinteressata ma impegnata..quell’Italia che merita un futuro, una scommessa in cui credere.
Stamani sono partita presto, anche se il voto sarà domani. La sensazione del momento di svolta non mi consentiva di non essere qui sin da oggi, sin dal dibattito. Ed infatti siamo in tanti, quasi al completo noi del Pd stasera in aula.
Non mi piace questo clima.
I gruppetti di ex, di ex-ex, di parlamentari al terzo o quarto passaggio di collocazione che dialogano, parlano, entrano ed escono da aascensori. Il codazzo dei giornalisti che cercano l’ultimo pettegolezzo… le code dei discorsi, delle indiscrezioni, i volti ottimisti o pessimisti.
Non mi piace questo clima e penso che è questo spettacolo che rende la politica, il parlamento, così distanti da un Paese in sofferenza.
Non mi piace questo clima.
La pressione su Federica, che con il suo pancione ha partecipato ai lavori della camera puntualmente fino ad una settimana fa, che non è libera di vivere serenamente le sue ore vicine al parto. Ma che Paese è questo?
Non mi piace questo clima.
Domani Camera e Senato saranno inavvicinabili, ci saranno le forze dell’ordine (quelle che oggi erano qua fuori a manifestare contro il governo) con i blindati, con schieramenti di agenti.. I palazzi della politica isolati dal..Paese??!!!
Non so come finirà. Non so come voteranno Calearo e soci, cosa faranno colombe e falchi…so però con certezza assoluta alcune cose:
1. anche se il governo otterrà la fiducia per qualche voto, da oggi l’era di Berlusconi è finita. La sua nevrosi, la sua stizza, l’arte del ricatto (qualcuno ha visto il confronto Sallusti – Guzzanti??!!)..ci dicono della sua debolezza, del suo declino, della sua folle arroganza tipica del crollo dell’impero;
2. il Pd è in campo. Lo è con il suo esercito di popolo. Con fatica, con qualche defaillance, ma ci siamo.
3. comunque vada dal 15 si apre una pagina nuova, ancora con tante incognite, ma forse dopo tanto precipitare..una fse in cui ricominciare a costruire.
…tra un pò il Premier replicherà…ma le sue parole non cambieranno le mie riflessioni
cara Susanna, ho visto in “differita” come è finita la votazione! i dubbi c’erano, però speravo davvero in una soluzione di libertà da questa oppressione! invece così non è stato…e allora è giusto ricominciare a costruire come hai detto bene tu!ma da subito, senza incertezze e con più convinzione!buon lavoro per tutti!antonella