Potremo mai, in questo Paese, parlare di Ogm senza collocare qualcuno nel girone degli oscurantisti o in quello dei produttori di “cibo Frankestein”? Me lo chiedo perché, troppe volte, la discussione si arrocca su posizioni ideologiche che, invece di chiarire, confondono. Ingegneria genetica, alimenti transgenici, libertà di ricerca, aspetti sanitari e molto altro si mischiano, perdendo di vista il punto della questione, che, a mio parere, è la risposta alla domanda: quale sviluppo, quale agricoltura e quale produzione di cibo vogliamo nel prossimo futuro per l’Italia, ma non solo?
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il punto importante è “si alla ricerca ma! nel pieno rispetto delle popolazioni locali, con equa ripartizione dei benefici, rispetto del territorio altrui(una semente ogm potrebbe inquinare altri campi ,come gia successo e non viceversa e magari pagare dazio ).