Il futuro del Monte dei Paschi si sta scrivendo in queste settimane, ma non lo si può fare senza prendere in considerazione tutte le parti coinvolte, in primis i lavoratori e le rappresentanze del territorio. La scorsa settimana i lavoratori e le lavoratrici di Mps hanno scioperato e la loro mobilitazione è stata accompagnata da una lettera molto forte: credo – e insieme a me tutti i parlamentari PD eletti in Toscana – che la loro legittima richiesta di essere convocati ed ascoltati dal Governo, e di non pagare il costo della crisi, sia giusta e che vada sostenuta.
Come Partito Democratico, abbiamo sempre posto la salvaguardia dell’occupazione, assieme alla tutela del marchio e della integrità dell’istituto, tra i punti per noi irrinunciabili in questa delicata fase di confronto con UniCredit. Lo abbiamo chiesto al ministro Franco durante la sua audizione e lo ha ribadito Enrico Letta, impegnato su questi punti. Queste stesse priorità sono quelle individuate da un documento unitario firmato all’unanimità dal Consiglio comunale di Siena pochi giorni fa: finalmente una voce unitaria si leva dalla città e chiede a gran voce che le istituzioni locali siano interpellate, prima che la trattativa sul dossier Mps si chiuda definitivamente. Condivisione e ascolto sono sempre necessari e lo sono ancora di più in questo momento, per costruire al meglio il futuro del Monte.
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