#Mps: serve serietà, non slogan elettorali

Ancora una volta, in questa campagna elettorale, Siena e il Monte dei Paschi diventano terreno di strumentalizzazione: è francamente deprimente ascoltare Matteo Salvini che – nel suo intervento della settimana scorsa in Piazza Salimbeni – mistifica le vicende della banca, passate e future, con il solo scopo di attaccare la sinistra, il Pd, il segretario e candidato, Enrico Letta.

Alcuni passaggi sono inesorabilmente omissivi, parziali quando non addirittura fuorvianti. Al di là della propaganda, ad esempio, è bene ricordare che il salvataggio della Banca portato avanti dallo Stato è il risultato di un’azione convinta e coerente di un governo di centrosinistra, mentre né il Monte né Siena o il suo territorio hanno mai beneficiato di un solo intervento concreto arrivato da un governo di centrodestra, nonostante il tanto celebrato rapporto preferenziale con l’attuale amministrazione.

Ed è bene tener sempre presente che il futuro della banca è un tema complesso e con un forte impatto sulla vita dei lavoratori, delle aziende dell’indotto e in generale sul tessuto sociale di tutto il territorio: non merita di essere banalizzato a colpi di slogan elettorali e promesse effimere. Il Pd – ed Enrico Letta in persona – è consapevole degli errori del passato e ha, infatti, già avviato un processo di riflessione e autocritica costruttiva, ma sostenere che la banca è stata solo il bancomat della sinistra è ingiusto, irreale e offensivo.

Sappiamo bene che non sarà, questo, l’unico intervento di questo tipo e ci dobbiamo aspettare – lo stesso Salvini lo ha annunciato – la sfilata dei ministri leghisti a sostegno di Marrocchesi Marzi: curioso, per un candidato che predica di essere espressione di una intera coalizione e rivendica di parlare con la gente, salvo poi essere continuamente scortato dai leader della Lega, dai commissari, dal sindaco.

Sui temi, infine, ci si può e ci si deve confrontare, ma certo a Enrico Letta non si può imputare di non essere impegnato in modo reale in questa competizione elettorale: sta incontrando tutte le comunità del nostro territorio, sta ascoltando le sollecitazioni e le richieste con serietà e lucidità. Perché è questo che serve a Siena, alla sua provincia e soprattutto alla banca, serietà; non parole vuote, slogan a effetto e promesse roboanti che non possono essere mantenute. Saranno ancora giorni complessi. Il confronto tra Unicredit e Governo non è affatto un passaggio scontato, come ha chiarito molto bene settimane fa il Ministro Franco. Credo che il confronto chiesto dai Sindacati sia sacrosanto e che rappresenti uno dei punti chiesti anche dal Pd. Noi seguiremo con attenzione.