Niente Aventino, resistere e fare opposizione, le istituzioni non si abbandonano

C’è il sole che mi batte negli occhi mentre il treno, strapieno visto lo sciopero imminente, corre verso firenze. Stavolta il rientro da Roma non ha il sapore amarognolo delle battaglia giuste ma perse, è meno amaro, mi sento un pezzettino di quella resistenza civile e democratica che non si sta arrendendo. Si dal punto di vista parlamentare è stata una settimana importante. Il progetto era chiaro: c’era da recuperare l’immagine del Governo e soprattutto del Premier su Lampedusa, e poi da mettere le mani senza dare troppo nell’occhio sulle scadenze imminenti: i processi, in modo particolare il processo Mills. Bagno di folla ben organizzato senza disturbatori visibili, si indossa la faccia con “carica di umanità”, magari si mette lì l’acquisto di una casa, si ipotizza che sarà Lampedusa la terra della pensione…e per fortuna che Silvio c’è tornerà a trionfare. Intanto, mentre i media sono monopolizzati dal messia giunto nell’isola, con le navi che ripuliscono dalla marea umana giunta dal nordafrica, Angelino ed i suoi boys si occupano della stretegia parlamentare: 1. in aula c’è da discutere di piccoli comuni, della legge comunitaria (con dentro unemendamento su responsabilità magistrati), poi la legge sul cosidetto progetto breve: arrivano tutti i parlamentari, i ministri, forse anche qulache fantasma..e chiedono di votare l’inversione dell’ordine del giorno. Facciamo casino..ma i numeri sono dalla loro..e passano. Prendiamo tempo, ci attrezziamo per la battaglia, per rallentare il più possibile e far saltare la scena, alle 18 fuori c’è la manifestazione. 2. Nel pomeriggio ad un certo punto il ministro La Russa chiede la parola sull’ordine dei lavori (del tutto inusuale) e sostiene di essere stato aggredito verbalmente assieme alla sottosegretaria Santanchè accusandoci di essere complici delle “violenza”. Franceschini reagisce ricordando che forse c’è stata la ricerca dell’incidente in unclima di tensione altissima.. Urla, offese, il Ministro inveisce contro Franceschini, Fini lo richiama, inveisce volgarmente anche contro di lui…ed è la rissa.(evito le parolacce che sono intercorse..tanto le trovate sulle pagine di tutti i giornali). Seduta sospesa. 3.Il clima si ripete questa mattina, (nel frattempo si è dimesso il sottosegretario Mantovano!!) quando alla lettura del resoconto di ieri le opposizioni chiedono di inserire il comportamento del ministro la Russa, ed una cosa apparentemente banale come il resoconto…viene bocciato. Nuovo caos, nuova aggressione verso Fini, nonostante che i Ministri fossero arrivati di corsa dopo aver sospeso il consiglio dei Ministri.(..ripeto, sospeso il CdM per un verbale!!!) E’ chiaro che sono nei guai, e quanto il capo ha ordinato sembra saltare. Sono allo sbando, loro chiedono il rinvio a martedi perchè non possono tenere tutto il governo inchiodato lì, noi proponiamo il rinvio in commissione. passa il rinvio e si comincia a discutere sull’ordine del giorno di martedi…ed è di nuovo caos. L’aula alle 17 è sospesa: è la resa. Loro, la maggioranza, quelli che avevano vinto le elezioni ed avevano la più ampia differenza sulle opposizioni, non ce la fanno,e lunedi il Premier ha nuovamente un processo senza che i suoi lo abbiano accontentato. E’ una corsa contro il tempo, forse martedì ce la faranno, ma noi saremo lì, come oggi, come ieri, con i nostri sostenitori fuori a farci sentie che non siamo soli. Lo sappiamo che sono di più, ma possiamo vincerequalche passaggio importante se compatti e determinati . Quello che non possiamo fare è abbandonare il parlamento,(se lo avessimo fatto il processo breve sarebbe già legge) non si puo lasciare a loro quell’aula come qualcuno ci chiedeva, le isituzioni non si lasciano, nemmeno quando si perde, non si lasciano in mano agli arroganti, a chi in virtu dei numeri pensa che la democrazia sia un giocattolino obsoleto. La prima volta che ho varcato quella porta tremavo dall’emozione. Io non lo dimentico, per questo sento che oggi questo sole fa bene a scaldarmi e farmi sentire un po piu utile del solito. Resistere qualche volta riempie il cuore di speranza, e io so che è la speranza della gente per bene di questo paese e della terra che mi ha eletto in Parlamento: per questo oggi mi sento bene

Lascia un commento