#NoAlNutriscore: una battaglia per la qualità del Made in Italy

Il Nutriscore è un sistema mutuato dalla Francia che fornisce informazioni sui prodotti alimentari rispetto alle proprietà nutrizionali e che mette a confronto gli alimenti sulla base di 4 macro-ingredienti (grassi, grassi saturi, zuccheri e sali di sodio), valutandoli attraverso una scala di colori dal verde al rosso e di voti dalla A alla E.

Un metodo incompleto, che penalizza prodotti di qualità caratterizzati da grassi vegetali di grande qualità, come l’olio extravergine di oliva, o come il parmigiano, altro prodotto con importanti qualità nutrizionali, e che rischia invece di promuovere prodotti industriali come bibite gasate.. Un metodo che penalizza fortemente la dieta mediterranea e molte nostre produzioni a denominazione.Da anni il nostro Paese conduce una battaglia su questo metodo che vede invece molti Paesi del nord Europa allineati, ed ha anche messo a punto altre ipotesi come l’eitchettatura a Batteria, che tiene conto di un insieme di caratteristiche nutrizionali.

Tanti sono stati gli agricoltori che hanno criticato fortemente questo metodo, e praticamente tutte le forze politiche, che semplifica le informazioni nutrizionali, e che hanno anche fatto i conti sui danni economici che sarebbero generati. Vale anche la pena di ricordare che in un tempo come quello che stiamo vivendo non sono queste le etichettature fronte pacco utili a raccontare al consumatore il prodotto. Penso ad esempio al tema dell’impronta ambientale, alle informazioni sulla filiera, sul consumo di acqua ed energia.

Per questo il Pd ha interrogato il Ministro Patuanelli. Mercoledì scorso durante il Question Time in Aula, Antonella Incerti è intervenuta illustrando l’interrogazione proprio su questo sistema che discrimina e penalizza alcune eccellenze del Made in Italy.

Nella replica che è spettata a me, ho sottolineato quanto questo metodo sia poco utile, punitivo, non tuteli realmente la salute dei cittadini e non raccolga la sfida del Green Deal. La sostenibilità, l’ambiente e la salute devono essere al centro dell’agenda politica italiana ed europea: sarà nostra cura portare avanti questa battaglia in tutte le sedi e con tutti gli strumenti a nostra disposizione.

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