La scorsa settimana si è insediato il Governo guidato dal Paolo Gentiloni. Un esecutivo che ha posto al centro della sua azione la ricostruzione post terremoto in centro Italia, il sostegno delle fasce più povere della popolazione e l’impegno ad agevolare il lavoro del Parlamento per l’approvazione di una nuova legge elettorale. Anche se, come ho avuto già modo di scrivere, avrei apprezzato qualche chiaro segno di discontinuità tra i ministri, mi è piaciuto che il primo Ministro, nel suo discorso, abbia fissato nel lavoro e nell’attenzione alle condizioni sociali del paese, le priorità. Interessante anche il richiamo ad abbassare i toni. “Il Parlamento – ha detto -non è un social network, dobbiamo tutti contribuire a rasserenare il clima nel nostro Paese e nelle famiglie del nostro Paese”. Io credo che sia finalmente arrivato il momento di abbandonare i toni da ultras, i #ciaone, gli insulti gratuiti per chi non la pensa come noi. E’ tempo di usare un linguaggio adeguato, rispettoso delle istituzioni e del ruolo parlamentare che rappresentiamo. E’ tempo di ricercare un dialogo con le opposizioni. E’ finalmente giunto il momento di ascoltare il Paese, sintonizzarsi sulle richieste e esigenze delle nostre comunità. E’ tempo di rimettere mano insieme alla Sinistra.
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