Ogm: chiarezza dal Governo e approfondimenti scientifici sugli effetti

“Libertà dei semi” è il significativo titolo del Rapporto globale dei cittadini presentato nei giorni scorsi a Roma, coordinato dalla scienziata e attivista Vandana Shiva. Un lavoro di grande importanza per ridare slancio all’impegno di noi tutti a tutela delle sementi, l’impegno degli agricoltori, dei ricercatori e degli amministratori, che dedicano alla loro salvaguardia tempo, passione e lavoro.La proposta di legge che ho presentato tre anni fa per la tutela della agrobiodiversità, dopo un voto unanime in Commissione Agricoltura, è rimasta purtroppo ancorata alla Commissione Bilancio della Camera e rischia di non poter giungere al completamento del suo iter parlamentare. La questione della tutela della biodiversità e della genuinità del cibo che arriva sulle nostre tavole sta diventando, però, sempre più urgente. Qualche settimana fa sono emerse novità molto preoccupanti da uno studio francese che ha accertato la tossicità del mais transgenico Nk603 e da una sentenza della Corte di Giustizia europea sul quadro normativo del nostro Paese che rischia di mettere in discussione quanto deciso finora in materia di Ogm. Per questo abbiamo deciso di presentare una nuova interrogazione che è stata sottoscritta da deputati appartenenti a diversi orientamenti politici. Riteniamo necessario, infatti, che a livello comunitario vengano portate avanti ricerche e studi di lunga durata sugli effetti degli Ogm sugli animali e sulla salute umana, tutelando quella biodiversità che oggi esprime buona parte del nostro Made in Italy.

La recente sentenza della Corte di Giustizia europea e soprattutto alcune sue interpretazioni rischiano di mettere in discussione le norme che in Italia, finora, hanno impedito la coltivazione degli Ogm e possibili contaminazioni. In attesa di misure comunitarie che consentano a ogni Stato di decidere al meglio sulla materia, riteniamo quindi indispensabile appellarci alla clausola di salvaguardia, investendo sulla valorizzazione e sulla promozione della qualità del nostro sistema agroalimentare e sulla sua tracciabilità. Continuo a pensare che guardare al futuro del nostro Paese e al superamento della crisi significa anche credere e investire su cibo e agricoltura.

Coldiretti, ma anche Pierluigi Bersani, hanno ricordato a Cernobbio qualche giorno fa che “L’Italia deve fare l’Italia”, credere e investire sulle proprie ricchezze, sui suoi saperi e sui suoi talenti.

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