“Ogni Stato democratico ha il dovere di permettere l’espressione individuale”

Mi occupo di bioetica da tempo  per la mia professione.
Credo che tutte le riflessioni del nostro tempo su queste tematiche  sottendano il conflitto e dibattiito giuridico, morale, deontologico su ciò che è “naturale vs cullturale.” La legge sul testamento biologico e sulle Direttive Anticipate si è fermata proprio su una problematica di questo tipo .Si può cioè considerare “artificiale” una nutrizione ed idratazione assistita, cioè un intervento terapeutico, oppure è oggi essa culturalmente naturale, cioè una normale e moderna assistenza?
Non credo che, nonostante la sentenza della Suprema Corte ed un’altra analoga nel mese di ottobre meno reclamizzata, si arriverà mai a rispondere in modo diffusamente condiviso su questioni che riguardano la coscienza e la storia individuale identitaria. Su ciò che non può essere condiviso lo Stato Democratico ha il dovere di permettere “l’espressione individuale” di come vivere la propria morte accanto a tutti quei sostegni che garantiscano a chi vuole, pur nella difficoltà della malattia, continuare a vivere.

Rossella Provvedi

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