Pd Agricoltura: reperimento manodopera e regolarizzazione manodopera

L’emergenza coronavirus ha colpito duramente anche il mondo dell’agricoltura. Si stima che dall’inizio della pandemia manchino 350.000 unità di lavoratrici e lavoratori agricoli. Da settimane abbiamo avanzato proposte per affrontare il tema del lavoro in agricoltura, anche rispetto alla carenza di manodopera. Nelle scorse settimane sono intervenuta ripetutamente sul tema. Come Pd abbiamo lanciato una proposta per regolarizzare i lavoratori stagionali in agricoltura, e presentato una interrogazione alla Ministra Bellanova

Il documento che ho firmato insieme a un gruppo di parlamentari dem, risponde all’allarme lanciato anche dagli agricoltori sulla mancanza di manodopera nei campi, svuotando le baraccopoli di “invisibili” e regolarizzando tutti gli immigrati legati alla raccolta stagionale.  

Nel documento proponiamo tre azioni congiunte: 

– fornire permessi di soggiorno che consentano di lavorare regolarmente o per chi già ce l’ha, prolungare fino al 31 dicembre quelli in scadenza il 15 giugno. I permessi di soggiorno possono essere concessi “attraverso una nuova fattispecie legata al lavoro agricolo e all’emersione del lavoro sommerso o utilizzando lo strumento del permesso di soggiorno per calamità, quale certamente è una pandemia globale”.

– organizzare l’evacuazione delle persone che vivono negli insediamenti informali prossimi ai luoghi in cui si fa agricoltura e il loro spostamento in luoghi salubri, agevolando accordi con i proprietari di strutture alberghiere o ricettive; 

– realizzare strutture informatiche di collocamento agricolo, come una piattaforma che consenta l’incrocio di domanda e offerta di lavoro stagionale e abbatta i rischi di capolarato e di infiltrazione criminale fra i lavoratori stagionali. 

Clicca qui per leggere il documento del Pd sulle iniziative volte a garantire il reperimento della manodopera necessaria al comparto agricolo nel contesto della crisi sanitaria ed economica in atto,

la risposta della Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova alla interrogazione e la nostra replica.