Pd al governo: “Investire sull’ambiente è investire sul futuro”

“Le politiche ambientali sono investimenti a lungo termine, i cui benefici vanno misurati in prospettiva: la politica deve imparare ad avere una nuova visione del futuro ed il Pd come forza responsabile e di governo deve raccogliere la sfida”: questo il messaggio che emerge dal seminario “L’Ambiente al Centro”, che si è svolto, lunedì 18 novembre a Montecitorio, promosso dagli Ecologisti Democratici e dal Gruppo Pd alla Camera dei deputati.

seminario ecodem

L’iniziativa è stata caratterizzata dal lavoro di quattro tavoli tematici dedicati ad altrettanti argomenti di stretta attualità (con la presenza di deputati e senatori del Pd, amministratori locali, esperti del settore e rappresentanti delle associazioni di categoria) coordinati da quattro parlamentari Ecodem: “Rifiuti” dal senatore Stefano Vaccari, “Acqua” dal deputato Susanna Cenni, “Energia” dal deputato Stella Bianchi e “Fiscalità ambientale” dal deputato Silvia Fregolent.

Stefano Vaccari ha rimarcato “la necessità di incentivare la trasformazione dei rifiuti in risorsa promuovendone al tempo stesso la riduzione”. E’ quindi necessario “un piano nazionale per la gestione integrata dei rifiuti che, semplificando la normativa di settore, sostenga la transizione da un sistema industriale a monte (discariche, inceneritori) a uno a valle per costruire le filiere di recupero e riuso”.

Per Susanna Cenni le “politiche sull’acqua devono recuperare una governance complessiva dell’uso della risorsa (idropotabile, industriale, agricola) ed aggiornare la normativa nazionale tenendo insieme gli esiti del referendum con una gestione moderna ed innovativa sostenuta da risorse adeguate”.

“Uno dei settori trainanti dell’economia italiana è quello delle fonti rinnovabili”, ha Stella Bianchi”. Il comparto energetico nazionale, grazie alle sue declinazioni “green”, “è oggi un volano in “costante crescita, anche occupazionale, e deve essere coniugato non solo con lo sviluppo dell’uso delle rinnovabili, ma anche con la promozione dell’efficienza energetica (da considerare una vera e propria una fonte alternativa per il prossimo futuro) e da incentivi per lo sviluppo dei materiali e delle tecnologie impiegate”.

Silvia Fregolent ha rimarcato come la “tassazione ambientale sia stata una delle poche voci a non aumentare negli ultimi anni”. “L’individuazione di tariffe realmente perequative; l’estensione degli ecobonus anche per altre misure similari come la prevenzione per il dissesto idrogeologico, gli interventi antisismici degli edifici o la bonifica di siti inquinati; l’attivazione di incentivi e di politiche mirate per limitare il consumo del suolo recuperando l’esistente” ha continuato “sono interventi capaci di intercettare la ripresa sociale, economica ed occupazionale del paese”.

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