Dopo il precedente rinvio sabato scorso si è svolta l’assemblea nazionale del Pd a Roma. Un appuntamento complicato dopo le dimissioni del Segretario Renzi. Il segretario Maurizio Martina, ha svolto una relazione sulla quale ha chiesto un voto, ed un mandato. Ha messo in luce le cose buone fatte dai nostri governi, ma anche gli errori che abbiamo compiuto. Ha parlato della necessità di “ricostruire un’alternativa di centrosinistra nel Paese”.
Un’assemblea nella quale non sono mancati dialettica e brusii, e per fortuna non è mancata nemmeno la franchezza. Necessaria per ripartire con chiarezza. Molti i contributi che potrete riascoltare se vorrete tramite il sito del Pd. Tra quelli che ho più apprezzato, mi sento di segnalare Gianni Cuperlo, Francesco Boccia, Andrea Orlando, Peppe Provenzano…molti contributi di dirigenti di base, che anche se non cito, non considero certo meno rilevanti. Al di là delle interpretazioni giornalistiche, c’è stata la politica, sia negli interventi che negli ordini del giorno che abbiamo approvato, sugli incidenti sul lavoro, sulla crisi di Gaza, sulla parità di genere, sui dipendenti Pd in cassa integrazione. Martina guiderà il Pd fino al congresso, spero un congresso con regole nuove e con un percorso utile a rifondare…il Pd con pazienza e umiltà.
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