#PD: un patto per ricostruire l’Italia

Sabato scorso, durante l’Assemblea nazionale del Pd, il segretario Enrico Letta ha riportato i dati e i temi delle consultazioni che si sono svolte in molti circoli d’Italia. Tra le priorità dei nostri iscritti ci sono al primo posto i diritti dei lavoratori, la Next Generation EU, la partecipazione, gli investimenti per i giovani e la parità di genere, ma anche le riforme e la transazione ecologica. Il 73% dei partecipanti richiede un partito che funzioni in modo più democratico con criteri trasparenti, passando per la consultazione dei territori e la valorizzazione del merito. I circoli hanno anche bisogno di tornare a essere luogo di scambio e confronto, perché la politica possa essere strumento di servizio alla comunità. Gli spunti sono stati davvero molti, e tantissimi gli interventi dei delegati territoriali, a testimonianza di un desiderio di confronto e di ricostruzione: spero di cuore che questo sia solo l’inizio di una stagione di rilancio e di crescita del Partito Democratico. Il Segretario ha parlato agli iscritti, ma ha parlato anche al Paese, ancora in sofferenza, lo ha fatto lanciando un’idea molto forte che chiama in causa istituzioni, mondo economico e del lavoro, la politica tutta: un patto per il futuro. Un nuovo patto economico e sociale. Il riferimento di Letta è al 1993 e quel patto di concertazione voluto allora dal Governo Ciampi che mise attorno ad un tavolo tutte le parti sociali per condividere le scelte da compiere nel Paese. Letta ha parlato di ricostruzione, perché uscire da questa crisi sarà una sfida dura, ma questa volta abbiamo la possibilità di utilizzare risorse considerevoli, serve quindi una forte condivisione sugli obiettivi e i modi per raggiungerli. Questa è l’unica strada per ripartire, perseguendo l’interesse generale per un futuro sostenibile. Del tema parla anche nel suo intervento pubblicato nei giorni scorsi dal Corriere della Sera.

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