Pesca: è urgente riconoscere il ruolo delle donne

Le donne nella pesca e in acquacoltura sono ben presenti, svolgono funzioni importanti, e investono molto su mercati, economia circolare e sostenibilità, su ricerca e innovazione. La nostra attuale normativa, però, per lo più non ne riconosce il ruolo, generando enormi problemi assicurativi, retributivi e previdenziali. È necessario intervenire, far emergere questa realtà e valorizzarla, perché è giusto e perché conviene al nostro Paese. 
 
Pochi giorni fa ho partecipato al convegno promosso dell’Osservatorio sulla pesca sulle donne nel settore, all’interno di Sealogy, fiera del settore: è stata l’occasione per fare il punto anche sulla normativa attuale. Con la nostra proposta di legge (la 2930 dell’8 marzo 2021) che interviene sulla tutela e sulla valorizzazione del lavoro e dell’impresa femminile in agricoltura, pesca e acquacoltura, proviamo a fare proprio questo: far emergere numeri e situazioni, per mettere a sistema interventi permanenti e non sporadici per lavoratrici ed imprese di donne, per favorire formazione e tutele. Nel testo inseriamo il riconoscimento del ruolo di coadiutore, ruolo già previsto in agricoltura ma non nel settore ittico, e il recepimento della direttiva 2010/41/UE, che dovrebbe tutelare le donne delle imprese, temi che sappiamo essere molto attese dalle operatrici di pesca e acquacoltura.
 
Al momento, il testo è in fase di discussione in commissione Agricoltura e l’auspicio – vista anche la trasversalità del tema e il buon lavoro che la relatrice e collega Antonella Incerti sta svolgendo – è che si possa procedere velocemente in sede legislativa nella commissione stessa. Del resto le scelte che si sono compiute anche recentemente con la condizionalità di genere nel Pnrr e la recente approvazioni di norme importanti come la legge sulla parità salariale o l’assegno unico per i figli, ci fanno ben sperare. Siamo impegnate per rispondere concretamente alle esigenze delle donne del comparto, anche perché sostenere queste donne significa investire sulla qualità della pesca.