#Pesca: la Ue riveda indirizzi pesca per sostenibilità

Nonostante l’importante impegno del Governo che ha mitigato i danni economici dovuti all’emergenza sanitaria Covid19, il settore della pesca rischia di pagare per intero anche il prezzo della crisi climatica e dell’inquinamento dei mari. La strada di una ripresa del comparto della pesca va ricercata nel giusto equilibrio tra la risposta alla crisi globale dell’inquinamento ambientale e del cambiamento climatico e la sostenibilità sociale occupazionale ed economica.

Le scelte della Commissione Europea – che ipotizzano una riduzione entro il 2023 del 40% delle giornate di pesca – non affrontano nel modo giusto questa necessaria sfida, limitandosi a intervenire sulla pressione sugli stock ittici ma senza determinare un vero cambiamento sulle cause di fondo della situazione che sta riguardando i mari, soprattutto per la presenza di plastiche e sostanze inquinanti.

Mi auguro che questa scelta venga corretta, perché altrimenti produrrà solo lo smantellamento di un intero settore economico. Il nostro orizzonte deve essere la pesca sostenibile: salviamola, dunque, tutti insieme.

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