Presentata la legge su “chilometro 0” per combattere caro prezzi e abbattere le emissioni di Co2

Contrastare il caro – prezzi, incoraggiare l’acquisto e la coltivazione di alimenti prodotti nell’ambito locale in cui vengono consumati, ma anche combattere il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di Co2 attraverso una maggiore consapevolezza di ciò che mettiamo sulla nostra tavola. Sono questi alcuni dei punti al centro della proposta di legge sul “chilometro 0” presentata da Susanna Cenni, deputata del Pd e da Ermete Realacci, ministro dell’ambiente del governo ombra del Pd.
“Credo – afferma Susanna Cenni – che la proposta di legge sul chilometro 0 possa contribuire ad una maggiore sensibilizzazione e ad una diversa organizzazione dei canali commerciali, in una fase di grande attenzione da parte del consumatore su prezzi e qualità dell’agroalimentare. Tra le priorità della legge c’è quella di incentivare il consumo di prodotti alimentari provenienti da filiera corta e di prodotti sani e di qualita’ per venire incontro alle esigenze di molti consumatori che, da un lato, ricercano prodotti con prezzi più contenuti e, dall’altro, sono attenti alle caratteristiche nutrizionali, di sicurezza, di eticità e di eco compatibilità  degli alimenti”.
“La legge sul chilometro zero – prosegue Cenni – serve anche a valorizzare le piccole e medie imprese agricole, per lo più a conduzione familiare, che operano e vivono sul territorio, per tutelare la loro identita’ e punta anche ridurre il numero degli intermediari negli scambi economici che vanno dalla produzione al consumo. Abbiamo già iniziato  la raccolta delle adesioni tra i parlamentari e ci auguriamo che il consenso sia vasto e bipartisan. Su questi temi – conclude la deputata senese del Pd – più volte il Ministro si è pronunciato, attendiamo di vedere se ci saranno segnali coerenti sulla finanziaria.”.

8 thoughts on “Presentata la legge su “chilometro 0” per combattere caro prezzi e abbattere le emissioni di Co2

  1. ottima iniziativa incentivare il chilometro zero per la verdura, mi permetto di suggerire che in paesi della Comunità dove questa esperienza è partita prima c’è stata una guida delle Istituzioni Locali che hanno fatto sì che certe regole fossero omogenee, ma non solo quelle. Mi riferisco all’attrezzatura necessaria per la vendita. Tutto va improntato alla massima semplicità, ma non si debbono dimenticare le leggi che potrebbero spaventare. so di parlare con chi è in grado di comprendere benissimo. Complimenti per l’iniziativa di informazione.

  2. Bene, molto bene. Susanna, confidiamo nella tua capacità ed in quella di Realacci, nel convincere i sostenitori del Ministro….. a parole sembrano molto “portati” per questi argomenti !

  3. Sono d’accordo. Un provvedimento legislativo simile potrebbe,tra l’altro, aiutare concretemente quelle fascie di popolazione più in difficoltà e maggiormente colpite dall’attuale crisi economica/finanziare come ad esempio i piccoli agricoltori e noi comuni cittadini/consumatori. E allo stesso tempo potrebbe essere un mezzo di contrasto alla speculazione.

  4. bene, molto bene Susanna. Abbiamo due progetti in Fondazione MPS relativi all’argomento. Non sarebbe male aprire un confronto sui contenuti della legge e su quali azioni concrete possiamo anticipare. La Fondazione via dei Locavori può essere un buon punto di riferimento. Buon lavoro e avanti tutta fino al km 0…Luca Bonechi

  5. L’idea mi sembra buona…
    Penso che il problema, più in generale, sia quello di un progressivo cambiamento degli stili di vita.
    Forse, a questo proposito, si potrebbe cogliere l’occasione della imcombente fase recessiva per incominciare a discutere in merito al modello consumistico che ci ha pesantemente condizionato a partire dagli anni ’60.
    Il problema prima che economico è valoriale. La gratificazione della persona potrebbe essere basata sulla relazione anzichè sul consumo.
    In questo modo si potrebbero incominciare a coniugare due importanti temi: la scarsezza delle risorse (pubbliche e private) e l’ inquinamento.
    Cordialmente.

  6. Mi sembra una proposta molto valida.
    Soprattutto per quanto riguarda la valorizzazione delle piccole imprese locali (nel rispetto della qualità dei prodotti), contribuendo nel contempo a un minor consumo complessivo di energia.
    Importante è/sarà che tutto non venga vanificato dal fallimento dell’obiettivo principe ispiratrore dell’iniziativa: il contenimento dei prezzi.

  7. Credo sia apprezzabile la valorizzazione del prodotto locale ed la riscoperta di andare a fare la spesa mirando alla qualità ed al tempo stesso al risparmio. Il ritorno all’apprezzamento del “genuino” e non del “bello solo alla vista ma poco buono nel contenuto” debba essere un valore da trasmettere ai nostri figli. Valorizzare i nostri prodotti è un obbligo per rimettere in macia il Paese. Buon lavoro.

  8. Visto che mi sembra una iniziativa molto valida, ho i miei dubbi che possa essere approvata dalla maggioranza. Io purtroppo sono scoraggiato. Comunque spero di essere smentito. Buon lavoro

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