Prima che “Bianconiglio” ci passi davanti…

Mentre scrivo penso che sono passati 70 anni da quando è stata sganciata quella terribile bomba su Hiroshima. Il volto terrorizzato di quella bimba, nuda che fuggiva e alle sue spalle un fumo terribile. Abbiamo imparato che quel fungo di fumo era la cosa più terribile che la guerra poteva scatenare. Abbiamo studiato sui libri dei tentativi di negoziare sugli armamenti tra i due blocchi, gli investimenti e poi gli smantellamenti, le manifestazioni per la Pace in cui si è formato buona parte del mio impegno politico. Oggi quelle immagini sono lontane, i blocchi non esistono più, e l’ipotesi che il mio professore Buccianti evocava quando andavo a seguire le sue lezioni di “Storia dei trattati”, e cioè che l’estremismo islamico sarebbe stato il vero nuovo nemico della Pace, è più che in campo. Il fungo è stato sostituito dai tagliagola, dai cappucci neri, e la paura la puoi trovare su una spiaggia luogo di vacanza, come in un supermercato o in un museo.

L’altro ieri ancora morti nel mediterraneo vicino alla costa libica, con il rovesciamento di un barcone che trasportava 600 persone. E mentre i nostri Comuni con le Regioni si organizzano per gestire l’arrivo e l’accoglienza di immigrati e di disperati in fuga dalla morte e dalla fame, l’Europa rimane assente.

A Calais le forze dell’ordine cercano di bloccare il tentativo di centinaia di persone di entrare in quel tunnel per raggiungere il Regno Unito.

Non puoi fermare tutto questo, devi provare a governare processi, conflitti e mutamenti altrimenti semplicemente ti travolgeranno.

Lunedì la borsa greca si è aperta con un -20%, continua la corsa di Tsipras per evitare il default del Paese mentre si avvicina il 20 agosto, data di scadenza del prestito. Anche la borsa cinese, intanto, continua a ballare, agitando buona parte del mondo.

In Italia abbiamo qualche segnale di ripresa e indubbiamente qualche spiraglio di luce si vede sul fronte dell’ export, forse anche in virtù dell’attenzione sull’Italia che anche Expo sta contribuendo a creare.

Il rapporto Svimez sul mezzogiorno, invece, ci ha invece consegnato un ritratto del sud drammatico con un cittadino su tre a rischio povertà e un pezzo di Italia che non reagisce.

Barack Obama nei giorni scorsi ha annunciato un nuovo e determinato giro di vite nel contrasto ai mutamenti climatici, alle emissioni in atmosfera e all’uso dei carburanti fossili. A Firenze sabato sera un nubifragio e un vento violentissimo hanno travolto la parte sud della città devastandola. Ieri con la stessa violenza ci sono state frane e disastri nel bellunese e nelle scorse settimane altri episodi estremi si sono verificati in Veneto.

Mi fermo qui con il mio bollettino, che potrei allungare, ma tener conto della cornice e del momento, mi serve a dare il giusto peso alle cose, ai commenti, ai pensieri da condividere con chi ha voglia di dedicare qualche minuto alla lettura del mio editoriale.

Ed è in questa cornice, di fronte a movimenti, problemi, contesti che chiedono con forza teste, pensiero e azioni per ripensare l’Europa e i suoi strumenti; per ripensare l’Economia e affrontare le nuove diseguaglianze, per organizzarci davanti a un clima figlio dei nostri errori che produce disastri e morte, che due vicende mi sono risultate ancora più indigeribili: la libera scelta data dal Pd sulla autorizzazione a procedere con gli arresti domiciliari per il senatore Azzolini, e la gestione che ha portato al nuovo Cda della Rai. Pessimi entrambi.

Sulla prima non entro nel merito e nella validità delle carte prodotte dalle procure, dico solo che non ricordo precedenti nei quali si è scelta una strada nella Giunta per le autorizzazioni e un comportamento diverso in aula.

Sulla seconda, apprezzo la scelta di Monica Maggioni che ritengo una brava professionista, ma sul Cda permettetemi di ricordare il gesto di Pierluigi Bersani (al quale non perdono tantissimi errori) che auspicando una riforma a breve, nel precedente Cda, si rifiutò di fare nomi di partito e ascoltò un po’ di mondo esterno consentendo a due figure indipendenti di accedere a quell’organo. stavolta solo fedelissimi di leader o di aree interne al Pd. Non mi interessano molto i dietro le quinte, ma è difficile leggere in quel contesto alcune ipotesi come De Bortoli solo come una proposta di disturbo…

Ovviamente in questi giorni sono state anche prodotte buone cose, per Enti locali, di cui vi informo anche in questa newsletter, e alcune delle quali anche nella mia commissione (coma la bozza di legge sulla Canapa, e la legge sull’agricoltura sociale). Ho già scritto molte volte che il cammino delle riforme non va fermato, ma alcuni contenuti vanno migliorati e che occorre ascoltarsi di più e ascoltare il Paese.

Ho scritto e detto della bontà degli 80 euro, delle defiscalizzazioni per le assunzioni e spero che la nuova legge di stabilità consenta di confermare e allargare alcune misure a sostegno di imprese e lavoro e dei senza reddito.

Il progetto di lavorare per abbassare la pressione fiscale non può che essere condiviso, ma andrà misurato seriamente con le possibilità economiche- finanziarie e non potrà andare a pesare ulteriormente sui bilanci di Comuni, Regioni e sulla Sanità che rischia davvero di perdere definitivamente la sua base universalistica.

Sarà un settembre molto impegnativo per il Governo, per la politica e per i Comuni.

Lo sarà anche per il Pd a mio parere. Il Partito che ho contribuito a costruire con entusiasmo e convinzione, ma che vedo sgretolarsi a Roma e anche a casa nostra, con gli abbandoni silenziosi, quelli che fanno più male, e con tanti roditori impegnati.

E’ agosto.

Abbiamo un po’ di tempo per la riflessione, non molto. Usiamolo bene.

Spero che in agosto si abbandonino anche i linguaggi non più utili ed i tweet sui gufi e sul Vietnam.

Non mi è mai piaciuto il richiamo alla “ditta”, ma ancor meno mi piace il richiamo al comando.

Qualche giorno fa su l’Unità online Bruna, una nostra iscritta versiliese, ha firmato un contributo che ho apprezzato e che mi ha fatto riflettere. Era un appello a fermarsi prima che sia troppo tardi.

Faccio sempre tanta attenzione al linguaggio, ai toni, al rispetto degli altri, anche quando non condivido idee e parole. Vorrei almeno lo stesso rispetto.

Dal giorno delle primarie Matteo Renzi è diventato il mio segretario. Poi il Capo del Governo che io sostengo. Si sono fatte cose importanti che nessuno aveva avuto la forza di fare, ma anche forzature non utili che possono diventare distruttive.

Dedichiamo questo mese di agosto a un po’ di riposo, ma anche a ricostruire un clima di ascolto e di positività.

Prima che non ci sia più tempo e un simpatico “bianconiglio” con il suo orologio ci passi davanti…e diventi inafferrabile.

Fate buone vacanze se potete, riposatevi, leggete. A presto.

Susanna

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