#PrimoPiano: @il neo Ministro Martina in commissione Agricoltura @con la mobilitazione della task force contro gli Ogm

Ho apprezzato le parole del ministro Maurizio Martina che la settimana scorsa è venuto in audizione in commissione agricoltura della Camera per illustrare le linee programmatiche del suo dicastero. Sono convinta che la “sobria concretezza” con cui sta caratterizzando il suo impegno, le sue dichiarazioni, la modernità e lo stile rappresentino la giusta direzione per il futuro del settore. Competitività, modernizzazione del sistema, sostenibilità sono le leve su cui sarà necessario edificare l’agricoltura di domani. Ho molto apprezzato la sua intenzione di riaprire a Bruxelles il dossier Ogm, per rivedere regolamenti e consentire all’Italia di scongiurare nuovi rischi di semine illegali, un’azione che certamente supporteremo. Al Ministro ho chiesto in particolare attenzione verso una più efficiente ed efficace riorganizzazione del sistema delle agenzie, prima fra tutte l’Agea. Ho chiesto un vero impegno del Governo sul tema dei danni che la fauna selvatica provoca all’agricoltura, ed ho rilanciato, in vista dell’Expo di Milano, la proposta, già fatta dal sindaco Pisapia, per la nascita e lo sviluppo di un protocollo globale come quello di Kyoto, ma sul cibo. Una grande opportunità, per l’agricoltura, per il made in Italy, per il futuro del globo, attraverso una nuova centralità del cibo, in grado di modificare politiche ambientali, urbanistiche e commerciali. E’ la strada delineata da chi ha compreso che si esce dalla crisi modificando alcuni paradigmi dello sviluppo, e l’Expo è una grande occasione. Una chance che non va sprecata. Anche per questo, sabato 5 aprile in tante città italiane 39 associazioni si mobilitano contro gli Ogm, contro l’ingresso di organismi geneticamente modificati, per rispettare la terra, l’agricoltura e la biodiversità. Le istituzioni hanno fatto la loro parte: Regioni, Parlamento e Governo si sono espressi con chiarezza. Il neo Ministro Martina si è impegnato a riaprire il dossier Ogm a Bruxelles. Questo è il profilo dell’agricoltura Italiana che vogliamo: biodiversità, produzioni di qualità, nessun rischio di inquinamento genetico. Occorre continuare a difendere queste volontà.

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