Qualche giorno fa in occasione della Giornata dell’Economia sono stati presentati davanti alle Istituzioni e al mondo della rappresentanza economica senese i dati che riguardano l’andamento dell’economia nella nostra provincia. Nessun dato non prevedibile, ma la certezza di un fatto con il quale fare i conti: si è conclusa un’era nella quale gli indicatori della nostra provincia erano tutti molto più positivi della media Toscana.
La crisi è davvero inedita per caratteristiche e dimensioni, tocca pesantemente il settore manifatturiero (in particolare camper, vetro, terrecotte, mobile), l’edilizia e il commercio.
C’è un calo generalizzato del fatturato, una diminuzione delle aziende iscritte e un aumento consistente della cassa integrazione. Fino a settembre, il trend era positivo, poi nell’ultimo trimestre dell’anno la situazione è peggiorata, così come non ci sono notizie confortanti sui dati generali relativi all’occupazione. Le assunzioni, ad esempio, sono calate dello 0,3 per cento rispetto al 2010 e, per quanto riguarda quelle a tempo determinato la percentuale scende di 5 punti. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto in provincia di Siena il 6,6 per cento, con 3 mila posti di lavoro persi nell’arco di tre anni. Per i giovani inserirsi nel mondo del lavoro diventa sempre più complicato, e spesso sono costretti ad accettare forme di contratto atipiche con basse remunerazioni e scarsissime garanzie.
Quello che si presenta è quindi un quadro preoccupante, da esaminare con attenzione e con determinazione e che ci chiede di aggiornare e rafforzare la nostra idea di sviluppo delle Terre di Siena. In questi anni la Provincia è intervenuta con intelligenza investendo sulla sostenibilità, sulle nostre peculiarità ambientali, colturali e alimentari, ma anche sulla coesione sociale, supportando i lavoratori in cassa integrazione o privi di ammortizzatori sociali. Il lavoro dell’amministrazione comunale che punta a Siena capitale della Cultura 2019 ci indica altre possibilità. Tutto questo, e ancora di più il grande lavoro di squadra portato avanti sui temi dell’efficientamento energetico degli edifici, sull’innovazione dei materiali per l’edilizia, sulla vita e la presenza delle attività artigianali e commerciali nei nostri centri storici, sulla messa a sistema delle esperienze di filiera corta così come sul sostegno all’internazionalizzazione e alla promozione, saranno i terreni su cui continuare ad impegnarci tutti quanti.
La crisi mondiale ha aggravato le difficoltà del sistema produttivo locale, che a breve non potrà riassorbire la manodopera in cassa integrazione guadagni. I lavoratori e le aziende hanno bisogno di risposte concrete e di riprendere un percorso caratterizzato da maggiore equità, a partire dalla redistribuzione della ricchezza e della riforma fiscale.
Noi continueremo a chiedere al Governo di accelerare i provvedimenti per l’equità e la crescita ed è innegabile come alcune partite si giochino a livello europeo e nazionale, ma è altrettanto evidente che in questa fase non c’è più alcuno spazio per rendite di posizione o immobilismi che qualche volta in passato hanno visto anche in Terra di Siena una, pur sbagliata, idea di autosufficienza e felice isolamento.
Quel tempo ormai è concluso. La strada è lunga e in salita, ma abbiamo energie e intelligenze per risalire e ripartire con un lavoro di collaborazione e di sinergia, con un po’ di umiltà e maggiore capacità di interloquire con altri territori, investendo sui giovani, sul sapere, e sull’innovazione. Ce la faremo a ripartire!
MI RIFERISCO AL PRO MEMORIA DA ME INVIATOLE QUALCHE TEMPO FA SULLA SITUAZIONE DI SIENA QUANDO ANCORA LA BOMBA FINANZA AL MONTE NON ERA SCOPPIATA. ORA ANCHE NEL MIO CIRCOLO CI SARA’ UNA RIUNIONE PER DISCUTERE SUALLA SITUAZIONE CHE SI E’ VENUTA A CREARE IN CONSIGLIO COMUNALE E SARA’ L’OCCASIONE PER AFFRONTARE TUTTI GLI ARGOMENTI CHE AVEVO INDICATO NEL MIO PRO MEMORIA. SONO CONSAPEVOLE CHE LA CRISI NON CONSENTA PIU’ RENDITE DI POSIZIONE, MA A SIENA CI ABBIAMO MESSO DEL NOSTRO PER AGGRAVARLA E L’INCAPACITA’ (SPERIAMO SOLO QUESTA) DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI, DELLA BANCA E SOPRATTUTTO DELLA FONDAZIONE HA IRRIMEDIABILMENTE COMPROMESSO QUALSIASI POSSIBILITA’ DI FRONTEGGIARE QUESTA CRISI.
Beh Alessandro, mi sembra che il Sindaco ed il Presidente della Provincia abbiamo assunto posizioni molto molto nette sulla questione.