Da alcuni giorni si sta celebrando in Parlamento la discussione sul decreto legge 4/09, il cosidetto decreto sulle quote latte. il tema è rilevante prevalentemente nel nord Italia, e passa per lo più inosservato nelle nostre realtà territoriali, ma devo dire anche sotto silenzio da buona parte dei media nazionale. Eppure è uno dei punti di maggior impegno, se non la prova principale, del Ministro Zaia. Si Zaia, il ministro delle politiche agricole “che si sporca le scarpe”, che “il question’s time dei contadini”, ma che ad oggi ha sostanzialmente tagliato del 40% le risorse dell’agricoltura italiana.
Zaia come noto è veneto, regione, assieme a lombardia, piemonte, ed emilia romagna, che vede a tutt’oggi la quota consistente dei cosidetti cobas del latte, 667 allevatori che in questi anni hanno scelto di non mettersi in regola, di non rispettare le norme comuniarie..”splafonando” come si dice in gergo, e provocando ai cittadini italiani ingentissime multe (perchè le paghiamo noi attraverso l’erario).
Bene. Avendo ottenuto un 5% di quote in più da attribuire agli allevatori, il ministro ha ben pensato di premiare non coloro che dagli anni ’80 ad oggi hanno investito, pagato gli arretrati, investito nelle imprese e nelle stalle…ma quelli che qualcuno ha definito “i furbetti della mangiatoia”.
Per queste ragioni ci stiamo battendo con tutte le altre opposizioni alla Camera, per questo da tre giorni i nostri interventi stanno bloccando il varo dell’ennesimo condono.
Contro un provvedimento iniquo, senza trasparenza, irrispettoso di un’agricoltura che ha ben altre necessità.