Ripartire dal lavoro, questa la priorità

L’allarme disoccupazione è sempre più pesante. Sono chiari i dati dell’Istat, del Documento di Economia e Finanza che andremo ad approvare martedì prossimo, sono chiare le situazioni nei nostri territori. È salito al 38,4 per cento il tasso della disoccupazione giovanile, toccando un livello da record che punta inevitabilmente i riflettori su un’emergenza sociale per cui diventa sempre più urgente trovare delle soluzioni. Guardando ai dati più generali della popolazione, risulta che, rispetto allo scorso anno, sono ben 248 mila le persone in meno che lavorano, mentre continuano ad aumentare gli inattivi tra i 15 e i 64 anni, stimate in 69 mila persone che hanno cercato a lungo ma senza risultati un’occupazione e che hanno rinunciato. Una situazione pesante, che contribuisce ad aumentare il livello di crisi del nostro Paese ma che ne è anche diretta conseguenza. A subire maggiormente il colpo sono le donne. Secondo l’Istat, infatti, rispetto a febbraio sono 70 mila le lavoratrici in meno.

Chiudono 58 mila aziende artigiane, il commercio è all’emergenza ed è evidente che tutto ciò, ovviamente, si ripercuote sulle famiglie e sulle possibilità di spesa.

A livello locale, purtroppo, il trend, a differenza di qualche anno fa, è simile. In provincia di Siena il tasso di disoccupazione è al 7,9 per cento, di poco sopra la media regionale ma con un aumento dell’1,3 per cento rispetto allo scorso anno. Sono, inoltre, secondo i dati rilevati dalla Cgil senese, circa 10 mila le persone in cerca di un’occupazione. I pochi di questi che riescono a entrare nel mondo del lavoro, però, lo fanno in modo precario.

Non c’è un’altra strada, si riparte solo da imprese, famiglie e lavoro. Ci auguriamo che i primi provvedimenti, annunciati dal Premier Letta giungano prestissimo. Ne va della credibilità di questa esperienza di Governo “di servizio” e del futuro del nostro Paese.

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