Siamo ancora in attesa di conoscere quando sarà calendarizzata la mozione sulla violenza sulle donne, di cui sono prima firmataria. Nel frattempo, anche altre colleghe si stanno impegnando per tenere alta l’attenzione su questa grave piaga che affligge la nostra società da ormai troppo tempo. È stato di grande importanza, ad esempio, il risultato raggiunto qualche giorno fa, con l’approvazione all’unanimità in Commissione affari sociali di una risoluzione sulla tematica presentata da Delia Murer. Con questa risoluzione abbiamo chiesto, per prima cosa, al Governo di aderire in tempi rapidi alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, che la maggior parte degli Stati membri ha firmato da più di un anno. È necessario, poi, ripristinare al più presto il fondo contro la violenza sulle donne, per consentire di prevenire, informare e sensibilizzare i cittadini sul tema a sostegno dei centri anti-violenza e delle case-rifugio. L’informazione e la sensibilizzazione, però, non bastano. Occorrono degli interventi legislativi mirati non soltanto alla repressione di atti di violenza contro le donne, ma anche alla prevenzione, protezione e rieducazione, con il potenziamento dei centri antiviolenza e con una capillare diffusione delle loro sedi su tutto il territorio. Nella risoluzione, infine, è contenuta la richiesta di estendere in tutto il territorio nazionale l’esperienza positiva già attiva in alcune Asl, tra le quali quella di Grosseto, del codice rosa nelle strutture di pronto soccorso.