#SeaWatch: le bugie di Salvini sulla pelle dei migranti. Pd sulla Sea Watch

carola free

Dopo una battaglia tutta mediatica e frutto del più becero populismo Salviniano, La Gip di Agrigento non ha convalidato l’arresto della Capitana della Sea Watch, smentendo la sentenza del Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Una sentenza che era arrivata ancora prima del processo costruita ad hoc per spargere odio e per usare i migranti come ‘arma di distrazione di massa’ e distogliere l’attenzione degli italiani dalle mancanze del Governo. Anche poche ore fa, sempre attraverso le sue dirette Facebook, il Ministro Salvini ha continuato a coltivare odio, usando parole sessiste nei confronti della giudice e della capitana.

È stato importante che una delegazione del Pd, guidata da Graziano Delrio, sia salita a bordo della Sea Watch per verificare le condizioni dei naufraghi e cercare di garantire il rispetto dei diritti umani. In questi giorni ho visto e letto commenti e opinioni sulle scelte della Capitana Carola, ho visto il video sull’attracco, difficilmente traducibile  in un “attacco” alla nostra sovranità. Ho anche ascoltato e letto le feroci parole sessiste contro di lei durante la sua discesa a terra. Ho letto e commentato (prendendomi decine di insulti) il post del sindaco di Livorno che si dichiarava disponibile a far attraccare SeaWatch nel porto della città toscana. Come anche i numerosi attacchi diffamatori e falsi sui social creati dai maestri delle fake news allo scopo di creare un’equazione tra i casi di cronaca di Bibbiano e le polemiche sui migranti seguite al caso Sea Watch.

Io non credo ci fossero molte alternative all’ingresso in porto, dopo così tanti giorni al largo con 42 persone. Ed è impressionante come Matteo Salvini sia stato capace di trasformare un episodio come questo in un evento “drammatico”. La realtà, come sappiamo, è che mentre tutte le attenzioni e tutte le ostilità erano concentrate su quella imbarcazione, nulla accadeva sui barchini che portavano altre persone verso Lampedusa. La realtà è che i giornali si sono riempiti delle gesta di questa coraggiosa giovane donna europea, e soprattutto delle minacce di Salvini, mentre si aggravava la situazione di Taranto, di Whirpool e di centinaia di altre crisi finite nelle pagine secondarie e tra le notizie di coda nei tg. Mentre l’Italia fa finta di fare la voce grossa sui prossimi vertici di Commissione, Parlamento e Consiglio Ue ci facciamo scippare, da sotto il naso, il rinnovo dei vertici del COI, il più grande organismo mondiale in materia di olio extravergine di oliva, che resta anche nei prossimi 4 anni nelle mani di Tunisia e Turchia, senza alcun ruolo per l’Italia. Spero solo che di fronte alla politica degli insulti e dell’odio gli italiani aprano gli occhi riconoscendo il vero dal falso, la realtà dalla narrazione di parte. Spero che la costruzione di un’alternativa a questo Governo, che ci isola dal resto d’Europa, acceleri e nella direzione giusta. Spero che ci sia veramente spazio per una alternativa anche a questo fiume di parole violente, di aggressioni, di volgarità, di sessismo.

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