Simone Bezzini è nato a Colle di Val d’Elsa il 27 novembre 1969. E’ stato segretario dell’Unione comunale dei Ds della cittadina valdelsana e ha ricoperto diversi incarichi di lavoro all’interno dell’esecutivo provinciale della Quercia. Nel corso del terzo congresso provinciale dei Ds del 2004 è stato nominato vicesegretario provinciale dei Democratici di Sinistra. Nel settembre del 2006 è stato eletto segretario provinciale dei Democratici di Sinistra di Siena. Dopo aver accompagnato i Ds nella nascita del Partito Democratico, è stato eletto segretario provinciale del Pd di Siena.
A Siena il popolo del Partito democratico è già in cammino
Il Partito democratico è in piedi. Ne sono convinto perché ho potuto toccare con mano, la voglia di ricominciare e di partecipare della nostra gente. Nelle tante iniziative a cui sono intervenuto in queste settimane, ho sentito fortissimo il desiderio di ripartire e di far tornare il Pd protagonista, superando la difficile fase post – sconfitta. E’ venuto il momento di tornare a guardare avanti, cercando di uscire dalla morsa che ci ha stretto, nelle ultime settimane, in un dibattito troppe volte asfittico e autoreferenziale.
Ripartiamo dal Pd, occupiamoci di noi stessi o soprattutto torniamo a riannodare quel legame con i cittadini, e in particolare con le fasce più popolari, che negli anni abbiamo sfilacciato. Dimostriamo agli italiani di avere la competenza per governare, di possedere lo spirito riformista necessario per cambiare le cose e soprattutto la capacità di farci carico del bisogno di protezione di chi si sente, ogni giorno, più povero e insicuro. Mano a mano che tra gli italiani monterà la delusione per il governo della destra è decisivo che trovino sul mercato politico l’alternativa positiva e propositiva di un grande partito riformista e democratico. Quel partito siamo noi. Per essere percepiti come tali, però, è necessario lavorare senza risparmio per costruire un partito grande e forte, con radici profonde nella società italiana, capace come ha detto Veltroni di “conquistare le menti e i cuori della maggioranza degli italiani”.
Per ripartire il Partito democratico ha bisogno di una nuova strategia che parli alle parti del paese che si sentono in alto mare, lontane dalla riva e per di più senza un’ancora di salvezza. Torniamo a discutere sui temi veri che interessano all’opinione pubblica, torniamo a posizionare il Pd nella nuova fase politica, torniamo a definire la nostra proposta.
E’ venuto il momento di voltare pagina, di cambiare passo e di chiedere il conto al centrodestra delle promesse fatte agli elettori. Quindi largo a un’opposizione intransigente e incalzante sui temi che riguardano i cittadini. Spazio anche alla mobilitazione generale, lanciata da Veltroni. Ma non basta. Dobbiamo lavorare su noi stessi, ricostruendo, giorno dopo giorno, la nostra credibilità come partito del cambiamento, dell’innovazione e del riformismo sociale e politico.
Dobbiamo far maturare nel paese assieme alla consapevolezza dei danni che produce questo governo anche la convinzione che noi ci siamo, con le nostre proposte e le nostre idee. Per questo è venuto il momento di far sentire la nostra voce, anche attraverso il governo – ombra, lo strumento in grado di qualificare le nostre proposte, di riallacciare un legame con quei pezzi di società con cui abbiamo avuto più difficoltà, a partire dalle piccole e medie imprese e di provare a dettare l’agenda politica, anticipando il centrodestra.
Cominciamo facendo tornare il pendolo della nostra politica su una posizione più favorevole al lavoro, chiedendo al governo di riconoscere giuste retribuzioni e salari più alti a chi ha visto, negli anni, sminuire il valore della propria attività e precipitare il proprio potere d’acquisto. Rimettiamo in campo una piattaforma riformista con la quale sfidare il governo che coniughi la capacità di rispondere al bisogno di protezione sociale con il sostegno al dinamismo che può essere espresso da tante parti del paese.
C’è bisogno di investire sulla costruzione del partito. “Oggi – ha detto Veltroni – dobbiamo fare un bagno di umiltà, immergerci nella società, recuperare il gusto della condivisione della vita reale delle persone. “Farci popolo”, come una grande forza riformista deve saper fare. Non una èlite, ma una comunità immersa nelle tensioni, nelle ansie, nelle speranze della società di cui è parte. Se sarà così, sarà il Partito Democratico. Altrimenti non sarà”. Siena è pronta ad accettare la sfida, perché il popolo del Partito democratico della nostra provincia è già in cammino.
Simone Bezzini, segretario del Pd in provincia di Siena
FORZA RAGAZZE E RAGAZZI P O S S I A M O V I N C E R E DAI S I M O N E SEI FORTE.
UN SALUTO
MAURO SIOTTO E FAMIGLIA