#Stabilità3: i dieci emendamenti della minoranza Pd

Non un piano alternativo, ma un altro punto di vista. Questo lo spirito con cui la minoranza Pd ha presentato un pacchetto di 10 emendamenti. Si va dalla cancellazione della Tasi sulla prima casa, al “no” al tetto del contante a tremila euro, fino alla trasmissione telematica della fatturazione Iva. Partendo dalla “Tasi dolce Tasi” la proposta è quella di togliere l’imposizione sulla prima casa ai due terzi degli italiani proprietari e di lasciare invece che continui a essere pagata sugli immobili di più alto valore.

In questo modo si recupera un miliardo e mezzo di euro all’anno per il 2016 e gli anni successivi. Risorse che potrebbero finanziare i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) e permettere a tutti i cittadini l’accesso ai farmaci innovativi, primi fra tutti quelli contro l’epatite C, e alla cura delle malattie rare. Il secondo emendamento utilizza le risorse per mettere a punto un piano sistematico di intervento a difesa del suolo contro il dissesto idrogeologico. Il terzo prevede di usare i fondi per implementare il finanziamento della lotta alla povertà e in particolare ad accelerare l’introduzione di uno strumento universale di contrasto della povertà.

La minoranza del Partito democratico propone poi di stralciare dalla stabilità 2016 le parti sull’innalzamento a tremila euro del tetto ai pagamenti in contante. Viene chiesto anche di eliminare l’abolizione della tracciabilità obbligatoria nel pagamento degli affitti e nella filiera dell’autotrasporto, che sono appunto settori fortemente esposti al rischio di evasione fiscale e di attività di riciclaggio. Sempre per combattere l’illegalità e l’economia nera si propone il pagamento elettronico, tracciabile e trasparente, perché l’innalzamento del tetto ai contanti rende più difficile il contrasto a evasione e illegalità. Con il recupero di fondi dall’evasione fiscale, inoltre, si finanzieranno investimenti su strade ed edilizia scolastica.

Altra proposta riguarda il Mezzogiorno, con la richiesta di aumentare la decontribuzione ai lavoratori assunti a tempo indeterminato, a cui si aggiunge la necessità di rilanciare gli investimenti al sud. Sul capitolo lavoro la sinistra dem chiede la flessibilità in uscita e le norme a favore del pensionamento per le persone – soprattutto donne – che assistono i malati gravi. Un capitolo riguarda il pubblico impiego a favore del quale si chiede lo stanziamento di ulteriori risorse per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. La legge di stabilità, secondo la minoranza Pd, dovrebbe inoltre ridurre il costo del lavoro per le imprese invece di detassarne gli utili. Tra le proposte della minoranza Pd c’è anche la tassazione delle multinazionali che producono utili in Italia, la cosiddetta Google Tax, per portare risorse che potrebbero essere destinate a ridurre le imposte, al diritto allo studio e a molto altro ancora.

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