“Quanto sta accadendo in questi giorni è di una gravità assoluta e la mobilitazione non solo delle forze politiche, associative, sindacali, ma delle coscienze tutte, è fondamentale”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata del Partito democratico spiega le motivazioni che l’hanno spinta a partecipare al presidio per la libertà di scelta individuale e in difesa della Costituzione, organizzato per oggi di fronte alla Prefettura e promosso da Arci e Cgil. “Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio – afferma Cenni – hanno superato non solo i confini istituzionali delle competenze del governo, ma purtroppo anche quelli, del rispetto per la sfera individuale dei cittadini, della loro libertà, dell’umana sofferenza e, in qualche occasione, come quando Berlusconi ha parlato di ‘capacità procreativa di Eluana Englaro’, della decenza”.
“Di fronte agli attacchi del presidente del consiglio alla Carta costituzionale e di fronte al tentativo di aprire un conflitto istituzionale nei confronti del Presidente della Repubblica – continua la deputata del Pd – c’è bisogno di una risposta popolare. Il Presidente Napolitano rappresenta la massima espressione delle garanzie Costituzionali. Per questo in tutto il Paese uomini e donne si stanno, con determinazione, schierando al suo fianco e in difesa del nostro Presidente e della nostra Costituzione. Uno Stato democratico deve essere in grado di darsi, con tempi e regole certe, le leggi che servono ai suoi cittadini, senza colpi di mano e senza imposizioni da parte di nessuno. Uno Stato libero non può consentire incursioni ed ingerenze di nessun credo religioso nelle democratiche decisioni”.
“Io stasera – conclude Susanna Cenni – sarò davanti alla Prefettura a testimoniare la mia solidarietà di cittadina e il mio rispetto per il dolore e la forza di Beppino Englaro. Come Parlamentare della Repubblica non posso che manifestare la mia più grande preoccupazione per il metodo autoritario di questo governo. Spero che si levi forte la voce di chi ha a cuore lo stato di diritto, il valore della laicità, il rispetto dei sentimenti e dell’amore di una famiglia”.