Sugli istituti musicali organici e programmazione a rischio, il Governo acceleri

Gli istituti superiori di studi musicali e le accademie delle belle arti finanziate dagli enti locali sono ancora in attesa che si compia l’iter procedurale per la loro statizzazione e questo stop prolungato mette a rischio la loro capacità di programmazione degli organici e, di conseguenza, dell’offerta formativa per il prossimo anno scolastico.

Per questo motivo, nei giorni scorsi ho presentato una interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri della Funzione pubblica, dell’Università e della Ricerca e dell’Economia e delle Finanze chiedendo una tempestiva emanazione dei provvedimenti che ancora mancano all’appello.

Il processo di statizzazione degli istituti musicali e delle accademie delle belle – che mira a garantire la loro stabilità, integrandoli nel sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale – era, infatti, stato avviato nel 2017 e avrebbe dovuto concludersi non oltre il 31 luglio 2020, con decorrenza dal 1 gennaio 2021, scadenza poi prorogata al 1 novembre 2021 anche a causa della pandemia che ha rallentato i lavori.

Ad oggi, tuttavia, non è stato emanato né il DPCM sui principi per la definizione degli organici né il decreto interministeriale che avrebbe dovuto ripartire le risorse statali ai singoli istituti durante questo periodo di transizione.

Questa attesa e sospensione rischia di mettere in difficoltà gli istituti musicali, giacché la mancata tempestiva definizione degli organici non consente di programmare l’offerta formativa per l’anno accademico 2021-2022, né di dare la stabilità prevista al personale docente e non docente.

Gli istituti musicali non statali e le accademie non statali di belle arti contribuiscono a costituire il sistema dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica del nostro Paese e rappresentano, in alcuni casi, vere e proprie eccellenze che devono essere messe in condizione di lavorare con stabilità, serenità e continuità. La ripartenza del nostro Paese può passare anche dalla cultura: è fondamentale che questo settore possa marciare spedito.

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