Sugli Organismi pagatori in agricoltura, il governo dia una risposta alle Regioni

Capire quali iniziative intenda prendere il governo per assicurare l’attuazione del disegno federale sugli organismi pagatori, istituiti nel 1999 per gestire le erogazioni comunitarie in agricoltura, e dare continuità finanziaria alla loro attività di controllo. Sono queste, in sintesi, le richieste contenute in un’interrogazione a risposta immediata presentata, nei giorni scorsi, da Susanna Cenni (Pd) in Commissione agricoltura e indirizzata al Ministro delle politiche agricole Luca Zaia e al Ministro dell’economia, Giulio Tremonti. L’interrogazione è stata presentata alla luce della situazione di gravissima difficoltà in cui versano gli organismi pagatori regionali per la mancata copertura finanziaria dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) sulle prestazioni dei Centri di assistenza agricola, provocata dai tagli operati dalla Finanziaria 2008.

“Dal 1999 – ripercorre la vicenda Susanna Cenni – il decreto legge 165 ha stabilito che ad Agea spettino le funzioni di organismo di coordinamento e pagatore; a loro volta, il decreto ha disciplinato l’istituzione di servizi e funzioni di organismi pagatori anche per le Regioni e le Province. A distanza di dieci anni, però, soltanto sei Regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Basilicata e Toscana) e le due Province autonome di Trento e Bolzano hanno assunto, con propri organismi, la piena responsabilità della gestione e del controllo dei finanziamenti comunitari destinati al mantenimento e allo sviluppo delle attività agricole”.

“Agea – prosegue la parlamentare – per svolgere i compiti affidatile dal legislatore nazionale e comunitario deve ricorrere quasi interamente ai trasferimenti Statali. Per il 2009, l’Agenzia avrà 100 milioni di euro in meno di finanziamento, come previsto dalla Finanziaria 2008. Questo significa che verranno a mancare le risorse precedentemente destinate agli assessorati regionali all’Agricoltura e agli organismi pagatori regionali per le attività di controllo di loro competenza, ma anche ai Centri di assistenza agricola (Caa) e ad altri organismi pubblici e privati in passato incaricati da Agea per l’effettuazione dei controlli richiesti dalla Commissione europea. Una situazione molto grave, già messa in evidenza nel febbraio scorso da Vasco Errani, presidente della Conferenza Stato regioni ai Ministri Zaia e Tremonti. Se non verranno trovate soluzione, infatti, ci saranno pesanti ripercussioni sugli equilibri finanziari delle Regioni, che dovranno provvedere con proprie risorse alle obbligazioni in essere con i Caa”.

“In questa situazione – chiude Cenni – si delinea il rischio che, non potendo adempiere a quanto atteso dalle autorità comunitarie in merito alla quantità e qualità dei controlli, si possano determinare nei prossimi anni pesanti rettifiche finanziarie ed altrettante perdite. Cifre assai più grandi dei fondi oggi negati agli organismi pagatori ed ai Caa per assicurare una corretta azione amministrativa di supporto alle autorità nazionali e regionali”.

Comments are closed.