In questo momento ho 53 anni e vivo in salute, ma “Una morte dignitosa” e la libertà di scegliere cosa per me è dignitoso, sarebbe l’ideale al quale aspirerei. Credo profondamente che la complessità intrinseca in questi temi di diritto del cittadino che rispetta la propria morale di vita e la capacità di uno stato, che con
etica laica, affronta temi giuridici i quali coinvolgono tanti aspetti della “persona”compreso quello religioso, richieda una grande apertura e soprattutto un grande rispetto per “l’altro”. Appunto, il diverso, la diversità che può separare l’obiettivo da raggiungere che deve rimanere al disopra dell’interessi di parte.
Spero continuino ad esserci aperture ed equilibri all’interno del PD su questi temi, che ci sembrano lontani dalla vita di tutti i giorni, ma io credo facciano parte di quelle trasformazioni culturali e sociali epocali, capaci di mettere in movimento anche i cervelli dei cittadini ormai addormentati dai media. Per piacere non
trascurate gli aspetti etici e culturali. grazie Catia