“Professioniste e democrazia paritaria”. E’ questo il titolo della tavola rotonda che si svolgerà stasera, venerdì 19 settembre alle ore 21, presso la sala degli Archi di Villa Pozzolini, a Firenze nell’ambito della manifestazione “Open Arch”, promossa dall’ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Firenze. L’iniziativa sarà l’occasione per discutere della proposta di legge “Norme contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”, di cui Susanna Cenni, deputata del Pd che sarà presente alla tavola rotonda, è cofirmataria. Tra gli ospiti presenti alla serata di Villa Pozzolini ci saranno Miranda Ferrara, presidente dell’associazione donne nelle professioni di Ordini e Collegi; Cristina Bandinelli, coordinatrice comitati imprenditoria femminile unioncamere Toscana e Riccardo Bartoloni, presidente dell’ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Firenze.
All’iniziativa prenderà parte anche Federico Gelli, assessore alle pari opportunità che, nei mesi scorsi, ha visto l’approvazione di una sua proposta di legge dal titolo “Cittadinanza di genere e conciliazione vita-lavoro”, che indica i principi, le azioni e gli strumenti per dare concreta realizzazione ad una piena parità fra uomini e donne. L’approvazione da parte della giunta regionale è avvenuta dopo un lungo lavoro iniziato da Susanna Cenni, nel corso della sua esperienza da assessore regionale, e concluso da Federico Gelli.
“La legge – afferma Susanna Cenni –, che è frutto di un confronto molto ampio con le donne, indica i principi a cui tutte le leggi e i diversi piani della Regione dovranno attenersi e favorirà il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, attraverso la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale, di formazione e garantirà la partecipazione delle donne alla vita politica, economica, sociale e culturale della comunità”.
Sono una donna di 55 anni, extracomunitaria, e come lavoro vado a cercare tartufi. Da quasi un anno subisco delle ingiustizie inpensabili nel tempo attuale da parte dell’Associazione dei Tartufai Senesi, per il fatto di essere una brava concorrente nella ricerca del tartufo. Mi hanno espulsa dall’Associazione senza una causa giusta e ho fatto ricorso per via legale a un arbitrato presso la CCIA di Siena, con il risultato di annullamento della sanzione. A questo ,l’Associazione sta promovendo un’assemblea generale per espellermi definitivamente. Nella Nazione di Siena sono già usciti due articoli, il 19-10-08 e il 25-10-08.
La donna è una eccezione nel mondo del tartufo, sto cercando aiuto esternamente.