Susanna Cenni (Pd): “Solidarietà al Sindaco di Pontedera. L’antifascismo resta un valore non negoziabile”

“Solidarietà piena e convinta al sindaco Simone Millozzi e alla sua amministrazione attaccati dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che ha ricostruito in maniera pretestuosa la questione che ha riguardato l’autorizzazione di occupazione di suolo pubblico per una manifestazione elettorale della sua forza politica a Pontedera. Un attacco gratuito che ignora non solo le leggi del nostro Paese, ma che non riconosce i principi fondanti della nostra Carta Costituzionale, visto che il locale partito della Meloni si è premurato di cancellare, dal modello di richiesta di autorizzazione, la parte in cui si richiama il rispetto di “norme nazionali in vigore che vietano sia la ricostituzione del partito fascista che la propaganda di istigazione all’odio razziale”. Così Susanna Cenni, candidata alla Camera in Toscana nel Collegio Uninominale 11 – Poggibonsi, interviene in risposta a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha attaccato il Comune di Pontedera accusandolo di avere negato il suolo pubblico per una manifestazione politica di FI a Pontedera.

“Il civismo e il rispetto per i principi democratici e costituzionali sono solide fondamenta della Toscana – ha ricordato Susanna Cenni – Sono principi che i sindaci e gli amministratori hanno praticato e praticano da sempre. Chiarirlo e sottolinearlo, anche con atti amministrativi, fa solo bene alla democrazia. La polemica alimentata dalla destra contro il sindaco di Pontedera, e l’atteggiamento che ha portato Fratelli d’Italia a sbianchettare, rendendolo irricevibile, la parte del permesso che chiede il sostanziale rispetto dei principi costituzionali, sono la conferma della mera volontà di affrontare una campagna elettorale solo cercando lo scontro e la polemica oltre che collezionando qualche figuraccia”.

 “Oltre a ribadire il mio pieno sostegno al sindaco Simone Millozzi – ha concluso Cenni – Faccio un sincero appello a tutte le forze politiche e sociali per un impegno serio, vero e responsabile contro l’odio razziale, soprattutto in una fase in cui c’è chi soffia su questo fuoco. Noi stiamo svolgendo la nostra campagna elettorale discutendo dei problemi reali del Paese e delle nostre comunità. Su questo vogliamo confrontarci e magari dividerci, perché così funziona la democrazia. Lasciamo agli altri sterili polemiche che siamo certi gli elettori sapranno giudicare”.