“Domani, venerdì 6 maggio, buona parte dell’Italia sarà ferma, tanti lavoratori si mobiliteranno contro la politica economica di questo Governo e anche a Siena si svolgerà una manifestazione che, sono certa, sarà partecipata. Dalle Piazze italiane, ancora una volta, si alzerà una richiesta di politiche anticrisi, di risposte per la crescita ed il welfare, di dignità e diritti per il lavoro di ridistribuzione e di uguaglianza del reddito. Domande di civiltà che non potranno restare senza risposta”. Questo il pensiero di Susanna Cenni, deputata Pd, riguardo alla mobilitazione nazionale della Cgil di domani, venerdì 6 maggio.
I dati della disoccupazione. “E’ una mobilitazione più che fondata nella sua piattaforma e nelle sue ragioni – spiega Cenni – Mi sento di esprimere il mio appoggio e la mia vicinanza alla Manifestazioni di oggi della Cgil ed a quella annunciata da Cisl e Uil per il 18 Giugno, ma con il sincero auspicio che presto si possa tornare ad una comune battaglia per il lavoro delle sigle sindacali. Nel nostro Paese la disoccupazione continua ad aumentare, con un tasso che a marzo è risalito all’8,3%, secondo l’ultima rilevazione Istat. Un quadro preoccupante, che diventa ancora più drammatico guardando alla condizione occupazionale giovanile (15-24 anni), che ha raggiunto il dato record del 28,6% e all’esercito dei precari, che solo poche settimane fa è sceso in piazza in tutta Italia per rivendicare un lavoro stabile e dignitoso”.
Sul fronte delle politiche economiche e di welfare Governo assente. “Nel 2010 – chiarisce la Cenni – secondo i dati degli osservatori regionali del mercato del lavoro, si è assistito a una vera e propria esplosione di contratti a tempo determinato, che hanno interessato il 46,9% delle nuove assunzioni nelle quattro regioni del Centro-Nord. Il picco di contratti a termine, secondo una recente indagine de Il Sole 24 Ore, spetta alla provincia di Siena, che comunque registra, rispetto al quadro nazionale, dati migliori sul fronte dell’occupazione, compresa quella giovanile e femminile. Un quadro che continua a vedere una politica del Governo assente, senza iniziative serie sulla crescita, sul welfare, e che anche in queste ore nomina invece nuovi sottosegretari”.
Tagli alle aziende e scelte sbagliate. “Dalla maggioranza– continua la Cenni- sono arrivati solo tagli, come quello agli incentivi alle rinnovabili che rischia di mettere in ginocchio un settore che conta oltre 100mila addetti e il futuro di centinaia di imprese della green economy, scelte sbagliate e di parte, come quella sull’industrial design, che rischia di mandare in crisi decine e decine di imprese artigiane dell’arredamento e anche arretramenti sul piano della dignità e dei diritti come la cancellazione del divieto, ottenuto negli anni del Governo Prodi, alla firma delle dimissioni in bianco che, ha generato e continuerà a generare forme di ricatto per le giovani lavoratrici. Tagli senza crescita e senza investimenti. Tempo e provvedimenti da dedicare ai processi ma non all’economia ”.
L’appello di Napolitano e la ricerca dell’unità del mondo sindacale. “Solo una settimana fa – conclude la parlamentare Pd – in occasione del 1 maggio il Presidente Giorgio Napolitano ha trasmesso un messaggio importante al nostro Paese, in cui faceva appello alle diverse parti sociali e ai sindacati dei lavoratori affinché si raggiunga un nuovo clima di coesione politica e sociale. Faccio mio quell’auspicio, così come abbiamo fatto, proprio in occasione della festa dei lavoratori, come parlamentari toscani del Pd. Il clima di scontro e di delegittimazione continua delle istituzioni democratiche e della stessa Costituzione da parte di importanti cariche dello Stato e del Premier, non aiuterà questo Paese a crescere, né a fare riforme fondamentali. Abbiamo bisogno di altro, abbiamo bisogno di idee e provvedimenti per reagire, abbiamo bisogno di ritrovarci in quell’articolo 1 della Costituzione, abbiamo bisogno di dire ai nostri ragazzi che per loro c’è un futuro nel nostro Paese, che la dignità del e nel lavoro è un valore comune in cui ritrovarci tutti, abbiamo bisogno di continuare quell’intenso lavoro di ricerca verso una rinnovata unità del mondo sindacale nell’interesse del Paese e dei lavoratori tutti. Ed abbiamo bisogno di un Governo all’altezza che oggi non c’è”.
Saluto tutti quelli che mi leggeranno, mi scuso con chi leggendomi possa pensare che io sia petulante, ma sfido chiunque, dopo 2 anni e 4 mesi senza lavorare e con pessime prospettive futuristiche a non esserlo.
Io mi aspetto da qualche politico di buona volontà, di dar seguito pratico e non a solidizzare solo di facciata, alla denuncia generica che incollo qui di seguito http://stradafacendo.tgcom.it/wpmu/tag/adriano-marracino/ che ha portato a migliaia di autisti a essere disoccupati, con rispettive famiglie e nessuno ci difende, parlo soprattutto di noi 49 enni ed io è la prima volta nella vita, che nonostante il lavoro duro che svolgevo, mi ritrovo disoccupato
nel caso delle aziende di autotrasporto, ci vorrebbero controlli seri e far rispettare le norme e non girarsi dall’altra parte.