Susanna Cenni: “Per uscire dalla crisi occorre investire anche su cibo e biodiversità”

“Il rapporto che Vandana ha presentato oggi è un lavoro di grande importanza per ridare slancio all’impegno di noi tutti a tutela delle sementi, l’impegno degli agricoltori, dei ricercatori e degli amministratori, che dedicano alla loro salvaguardia tempo, passione e lavoro. Spero che con oggi nuove energie vengano date alle battaglie per la loro protezione, per la loro valorizzazione, per i sistemi economici che attorno alle produzioni che ne discendono possono crearsi. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera e promotrice della legge sulla biodiversità agraria e alimentare, è intervenuta nel corso della presentazione del Rapporto globale dei cittadini “Libertà dei Semi” che si è tenuta oggi, martedì prossimo 9 ottobre, a Roma, alla presenza di Vandana Shiva, scienziata e attivista, impegnata da anni sul tema della biodiversità dei semi, che ha coordinato il rapporto insieme all’associazione Navdanya. L’incontro rappresenta una tappa importante della campagna lanciata dall’Alleanza Mondiale per la Libertà dei Semi con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e i governi sull’emergenza dei semi  e sulla necessità della loro salvaguardia per garantire sicurezza e sovranità alimentare dal livello locale a quello mondiale.

“Tre anni fa – ha ricordato Susanna Cenni – ho presentato in Parlamento una proposta di legge a tutela della agrobiodiversità. Un testo che aveva come obiettivo il sostegno alle azioni di recupero, protezione, conservazione e riproduzione di semi, varietà vegetali e razze a rischio di scomparsa, l’incentivo  alla promozione delle attività economiche ad esse collegate, lo sviluppo delle comunità del cibo, alla ricerca. Quella proposta, dopo un lungo e ostacolato iter, in una legislatura non particolarmente attenta all’agricoltura, ha comunque trovato una importante sintesi e ottenuto un voto addirittura unanime in Commissione Agricoltura della Camera nella scorsa primavera. Il testo è però bloccato dalla Commissione Bilancio della Camera e rischia di non poter giungere al completamento del suo iter parlamentare”.

L’importanza delle leggi è stata sottolineata anche da Vandana Shiva, che ha ricordato: “Le attuali normative europee stanno facendo scomparire i semi locali custoditi e selezionati dagli agricoltori, lasciando spazio solo ai semi brevettati dalle multinazionali. “Occorre – ha precisato la scienziata e attivista – cambiare queste normative in tempi rapidi per dichiarare i semi beni comuni. Gli esempi da seguire sono leggi innovative che considerano i semi proprietà collettiva, come la legge della Regione Toscana e quella che l’onorevole Susanna Cenni sta portando avanti in Parlamento”.

“Spero  – ha concluso Cenni – che anche dall’appuntamento di oggi e dall’importante lavoro di Vandana e degli altri partecipanti presenti, possa giungere uno stimolo e una sollecitazione alla ripresa di un percorso parlamentare che potrebbe invece concludersi con successo e ampia condivisione. Tale impegno assume un valore ancora più grande in una fase nella quale, dopo la sentenza della Corte di Giustizia, le norme che in Italia hanno impedito l’ingresso di Ogm potrebbero secondo alcuni essere messe in discussione. Non usciremo da questa gravissima crisi senza investire su cibo e biodiversità. Per tutto questo è indispensabile l’impegno di tutti noi”.

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