#Terradisiena: imu agricola, ultimi giorni per la revisione

Mercoledì mattina come deputati Pd abbiamo incontrato il Mipaf e chiesto ancora una volta al Governo di fermarsi prima di far procedere una norma ad oggi piena di incertezze e possibili ricadute inique su comuni ed agricoltori.  A circa dieci giorni dalla scadenza dell’Imu agricola, prevista per il 26 gennaio 2015, stiamo continuando a fare pressione ed a chiedere al Governo di rivedere i criteri per l’esenzione dell’imposta sui terreni agricoli. Il 21 gennaio, il Tar del Lazio si pronuncerà sui criteri di definizione del tributo e mercoledì scorso, con i colleghi della commissione agricoltura, abbiamo avuto un incontro al Ministero delle politiche agricole per chiedere di individuare indici più rappresentativi dei criteri previsti dall’attuale decreto. I tempi sono veramente molto stretti e le incognite sono tante. Tante sono le voci di protesta che arrivano dal mondo delle associazioni agricole da molti Sindaci, che, simbolicamente, hanno ipotizzato di trasferire la propria a sede. E tante sono state le iniziative intraprese sotto forma di lettere, interrogazioni e risoluzioni del Pd sulla sospensione dell’Imu agricola.  Credo che sia indispensabile lavorare, in tempi brevi, a una revisione urgente dei parametri dell’Imu che tenga conto delle peculiarità pedoclimatiche e socio – economiche delle aree interessate. È chiaro come solo il criterio altimetrico non possa rispondere a principi di equità. Il criterio attuale, secondo cui dovrebbero essere esentati dall’imposta solo i Comuni al di sopra dei 600 metri, è ingiusto, non equo, e potrebbe presentare elementi di incostituzionalità. Le Anci regionali di Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Sardegna e Lazio hanno presentato ricorso al TAR del Lazio in considerazione del ritardo con cui sono stati resi noti i criteri per l’applicazione dell’Imu. Questa incertezza, in una fase così difficile, non è sostenibile dal mondo agricolo, già messo in difficoltà dal perdurare della crisi economica. Pur consapevoli della necessità di garantire entrate necessarie allo Stato, dobbiamo ricordare che l’agricoltura non è tutta uguale, che ci sono differenze organizzative, dimensionali, produttive, di cui occorre tener conto anche per un imposizione fiscale. Molto probabilmente – come si apprende da Daniele Capezzone, presidente dell’organismo parlamentare che ha risposto a una domanda di Gian Mario Fragomeli del Pd circa le iniziative che la commissione intende assumere in merito alla questione concernente la revisione del regime imu sui terreni agricoli montani – martedì 20 gennaio, la commissione finanze della camera svolgerà un incontro sull’imu agricola con il direttore del dipartimento del ministero dell’economia e delle finanze, Fabrizia Lapecorella. Spero che sia un primo passo anche per dare piena attuazione a forme di tracciabilità ed etichettatura per le filiere e le produzioni ogmfree, e rafforzare le filiere libere da Ogm.   C’è ancora qualche giorno per aggiustare la cosa. Impegniamoci tutti.

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