#TerrediSiena: il caso dell’aggressione all’autista di Tiemme arriva in Parlamento

 

E’ stato un colpo per tutti noi, in questa provincia il pesante fatto di cronaca che ha visto l’aggressione di un autista della Tiemme da parte di un giovane Ivoriano. Un fatto grave per la violenza che lo ha caratterizzato e il rischio pesante di perdere la vita dell’autista, ricoverato in ospedale e per fortuna fuori pericolo.

Un colpo, perché siamo una terra in cui, in questi anni, i sindaci, le autorità statali, i servizi sociali, le cooperative impegnate e l’associazionismo, hanno governato e gestito i numeri dei richiedenti asilo senza che ci fossero criticità. La notizia dell’aggressione ha suscitato emozioni, preoccupazioni e purtroppo non sono mancate polemiche fuori luogo che possono solo generare una situazione di allarme all’interno della nostra comunità.

In questi anni il modello di ‘accoglienza diffusa’ in Toscana ha ben funzionato, non ha creato problemi di convivenza e ha garantito una più facile integrazione.  È evidente che episodi di violenza come quello di cui si è reso protagonista il giovane ivoriano prima a Poggibonsi e dopo a Santa Colomba, vanno condannati senza dubbio alcuno, proprio perché rischiano di compromettere questi importanti risultati e minare un clima positivo di rispetto e integrazione. Proprio per cercare di ricostruire le ragioni per cui il giovane ivoriano, arrivato in Italia nella primavera del 2014, nonostante gli episodi di violenza, di cui si era già reso protagonista, l’arresto e la revoca dell’accoglienza, fosse a piede libero o comunque non rimpatriato, ma addirittura aveva viaggiato anche verso altri Paesi europei, ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno, Marco Minniti.

Nel testo ho chiesto al Governo di verificare le procedure per l’arresto e per l’espulsione in presenza di reati e comportamenti violenti sul territorio nazionale e soprattutto di assumere iniziative a tutela della sicurezza dei lavoratori dei trasporti. Ciò che è accaduto non può e non deve minare l’impegno delle amministrazioni locali, dei rappresentanti dello Stato e delle associazioni del nostro territorio che anche lunedì scorso, durante l’incontro con i cittadini, a Santa Colomba, hanno dimostrato la volontà di continuare a lavorare per garantire la coesione sociale e creare relazioni pacifiche e di valore tra persone accolte e comunità accoglienti.

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