#TerrediSiena: la manovra vista da Siena

 

Parlando ancora di manovra correttiva 2017 rispetto alle misure che interessano il territorio senese un primo importante risultato è arrivato, già in fase di discussione in Commissione Bilancio, per l’Azienda regionale per il diritto allo studio grazie all’approvazione di un testo che riformulava gli emendamenti a cui avevo lavorato insieme a Dario Parrini. Il testo ha permesso di apportare le modifiche al regime IVA per il Dsu, almeno per gli anni già passati, scongiurando la stangata che rischiava di mettere in pericolo l’erogazione di servizi, come vitto e alloggio, fondamentali per garantire il diritto allo studio ai nostri ragazzi. Durante la lunga maratona in commissione ho seguito e sostenuto anche alcune altre istanze raccolte sul territorio, come quelle legate al processo di statizzazione degli istituti musicali, che riguarda anche il conservatorio di Siena Rinaldo Franci. Il processo grazie all’approvazione dell’emendamento Ghizzoni, ha permesso lo stanziamento di 1,5 milioni a decorrere dal 2017 destinate su scala nazionale alle Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Sempre guardando alle misure che interessano il nostro territorio alcuni passi avanti si sono fatti sul fronte enti locali, turismo, commercio. Sulle Province è passato un mio ordine del giorno che impegna il Governo a consentire alle amministrazioni provinciali di utilizzare in via straordinaria le risorse provenienti dalle alienazioni di beni immobili e società per la spesa corrente. La manovra, ridetermina, infatti, il contributo in favore delle province per il finanziamento delle funzioni fondamentali, aumentandolo fino a 180 milioni di euro per Province ciascuno degli anni 2017 e 2018 (in luogo di 110 milioni per l’anno 2017 e di 80 milioni per il 2018) e confermandolo nell’importo di 80 milioni a decorrere dal 2019, ma sono evidenti le difficoltà manifestate in più occasioni da Presidenti e lavoratori. La manovra inoltre elimina le sanzioni a carico di città metropolitane e province che non hanno rispettato il vincolo del saldo non negativo tra le entrate e le spese finali nell’anno 2016 e stabilisce lo sblocco totale del turnover per i comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 3.000 abitanti. E sempre rispetto alle istanze del territorio raccolte sul fronte del commercio e turismo la manovra correttiva ne recepisce alcune, a partire dalla tassa Airbnb, con la quale anche i portali stranieri per gli affitti brevi dovranno diventare esattori per riscuotere la cedolare secca del 21% ogni volta che verrà prenotato un appartamento o una stanza sul portale.

 

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