Dopo il terribile episodio dell’agosto scorso che ha portato all’aggressione di un autista di Tiemme da parte di un giovane ivoriano avevo presentato un’interpellanza all’indirizzo del Ministro Marco Minniti, per far luce sulla vicenda e per chiedere delucidazioni su eventuali iniziative a tutela della sicurezza dei lavoratori dei trasporti. La risposta, che è arrivata in Aula la scorsa settimana, è stata chiara e soddisfacente perché ha permesso di riscostruire in maniera puntuale e dettagliata tutta la vicenda che ha riguardato il giovane ivoriano, a partire dallo sbarco ad Augusta, fino al trasferimento presso il centro di accoglienza a Monteriggioni, dove ha fatto richiesta di protezione internazionale. Richiesta che è stata rigettata e contro cui il giovane ha fatto ricorso, che sarà affrontato in sede giudiziaria a dicembre. Tanti, inoltre, sono stati gli episodi in cui le autorità hanno dovuto revocare le misure di accoglienza al giovane che, negli anni, ha abbandonato il centro di ricovero senese senza autorizzazione. Episodi che dimostrano come da parte delle autorità locali e regionali c’è sempre stata una forte attenzione per la vicenda del giovane ivoriano che oggi si trova in carcere a Siena e nei confronti del quale è stato avviato un procedimento penale per tentato omicidio con udienza fissata per il 21 dicembre prossimo. Il caso di Siena è molto complesso, perché legato sia a una vicenda di immigrazione, che a una reale difficoltà psichica del giovane. Sono convinta che il monitoraggio adeguato dei casi da parte delle forze dell’ordine e la costituzione del comitato provinciale per l’ordine che si è insediato a Siena all’indomani dall’episodio di Santa Colomba siano le risposte più adeguate per tenere insieme protezione, accoglienza e sicurezza di lavoratori dei trasporti e dei passeggeri per le quali non dovranno mancare iniziative di sostegno anche da parte del Governo.
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