I gravi fatti di questi giorni al carcere di Ranza, che riferiscono di una spedizione punitiva nei confronti di un detenuto tunisino da parte di agenti di custodia, confermano tutta l’urgenza dei problemi e delle criticità che ripetutamente in questi anni ho denunciato al Dap e al Ministero della Giustizia. Emergenze di cui, senza annunci social e senza passerelle estemporanee solo a favore di telecamere, mi sono sempre occupata, fin dal mio primo mandato di parlamentare del territorio, coordinandomi con l’amministrazione comunale, con i Sindacati, con il Garante dei detenuti, cercando un rapporto con le Direzioni del Carcere, percorrendo gli uffici del DAP romano e toscano. Ho presentato atti, incontrato detenuti, sindacati e rappresentanti della polizia penitenziaria. Ho fatto visita più volte alla casa circondariale di San Gimignano, confrontandomi continuamente con le istituzioni. E, come ho avuto modo di chiarire, anche a mezzo stampa in questi giorni, credo che rispetto alle indagini in corso, sia necessario arrivare a una rapida verifica da parte della Magistratura prima possibile stabilendo con chiarezza l’accaduto e le responsabilità nell’interesse di tutti.
Solo poche settimane fa, insieme al sindaco Andrea Marrucci, abbiamo inviato una lettera (l’ennesima) al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per richiedere un incontro urgente per denunciare le criticità e affrontare i grandi problemi strutturali, gestionali e organizzativi della struttura penitenziaria senese. Lettera a cui è giunta una risposta pochi giorni fa, con rassicurazioni sugli arrivi del nuovo direttore e del nuovo comandante della polizia penitenziaria. Primi segnali che certo non risolvono le criticità di una struttura obsoleta e complicata.
In queste ore ho depositato una nuova interpellanza urgente per conoscere le informazioni in mano al Governo, ma anche per sollecitare nuovamente gli impegni per sovraffollamento (il Ministero stesso parla di 352 detenuti su 235 posti disponibili), al completamento della dotazione organica, possano essere affrontati e risolti.