Continua a tenere banco la questione Whirlpool e in particolare del sito produttivo di Siena. Lo scorso 5 febbraio anche a Siena si è tenuta una giornata di mobilitazione per protestare contro la decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento di Napoli. Chiusura che sta destando allarme tra i lavoratori di Siena, che abbiamo avuto modo di incontrare in numerose occasioni. L’ultima, in ordine di tempo, l’8 febbraio quando insieme ai dirigenti del Pd nazionale e locale abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali dei lavoratori che, hanno deciso di chiedere al ministro Patuanelli un incontro e un “tavolo” specifico per lo stabilimento di Siena. La vertenza è aperta da anni e lo stabilimento di Siena vive una situazione di preoccupante precarietà, visto che si è passati dal 2008, con una produzione di 800 mila elettrodomestici e 600 operai impiegati, al 2018 con 320 mila congelatori assemblati e una forza lavoro ad oggi di circa 350 unità. Da anni, inoltre, sono stati attivati contratti di solidarietà con una sensibile riduzione degli stipendi. Dopo le interrogazioni dei mesi scorsi e dopo gli incontri con i lavoratori, insieme al collega Piercarlo Padoan abbiamo scritto una lettera a Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico, per affrontare la situazione e chiedere che siano messe in atto tutte le iniziative necessarie affinché Whirlpool mantenga gli impegni assunti garantendo gli investimenti promessi, assicurando la continuità della produzione e dei livelli occupazionali negli stabilimenti italiani.
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