Tra i piccoli “orsetti”e il neo ambientalismo di centrodestra, fa ancora notizia la serietà in politica?

In questi ultimi giorni su importanti quotidiani nazionali molto si è scritto a proposito di caccia e dei vari tentativi di iperliberalizzala, o meglio di minare la legge 157/92, attraverso la Pdl del Sen Orsi. Qualche settimana fa due aspiranti “Orsi”, i senatori del Pdl (Vetrella e Carrara), attraverso un loro emendamento approvato al Senato sulla Legge Comunitaria, ne modificano il testo , eliminando ogni limite temporale al calendario venatorio. Ieri (22 aprile) tale colpo di mano è stato cancellato, grazie all’approvazione di un emendamento soppressivo. Ottima cosa. Per la legge Comunitaria che, lo ricordo, doveva intervenire in merito ad aperte violazioni del nostro Paese sulla materia; per l’esercizio venatorio responsabile; per le Regioni che avrebbero di fatto visto accrescere non tanto la loro autodeterminazione, ma piuttosto il ruolo dei Tar con le loro sentenze.

Come si è giunti a questo risultato?

Beh a leggere alcuni commenti la storia sembra questa: il Popolo delle Libertà (Orsi) firma una pdl pesante che stravolge la legge quadro sulla caccia, il Pdl (Vetrella e Carrara) tenta la strada dell’inserimento di un “assaggio” della proposta Orsi con il bliz sulla comunitaria, ancora il Pdl (Catanoso) presenta emendamenti per sopprimere il bliz, il Pdl (Gottardo, relatore in commissione) esprime parere positivo all’emendamento soppressivo, il Pdl (sottosegretario Buonfiglio) prima difende il misfatto, poi l’emendamento soppressivo..in sintesi,il buon risultato è merito del ravvedimento del Pdl.

La realtà è un po’ diversa, mi permetto di raccontarla così: il voto dei cacciatori è un voto che fa gola, e ad ogni appuntamento con le urne qualcuno parte in fuga per dimostrare di essere più vicino ai cacciatori dei cacciatori stessi, ..e a giugno come noto si vota. Si vota per le Europee, si vota in molte Province.
Si produce una legge specchietto per le allodole (o meglio per coloro che vorrebbero sparare loro), che smonta tutti i vincoli della 157/92, e intanto la si usa per la campagna elettorale. Si è consapevoli che nel Paese l’opinione pubblica non è più disponibile ad accettare gli eccessi, così come si è consapevoli che anche nel centrodestra c’è qualche rappresentante delle sensibilità animaliste. Si leggono i sondaggi, si comprende che i media, i più importanti si scaglierebbero contro..e si frena un po’…fino a capire che piuttosto che rischiare la sconfitta conviene innestare la retromarcia…il punto, come il Presidente del Consiglio insegna, è essere comunque protagonisti.

Il Pd ha fatto una scelta un po’ diversa, abbiamo scelto di difendere gli assi portanti della legge 157/92, abbiamo chiesto al Governo la relazione sullo stato di attuazione della legge come previsto dall’art.35; abbiamo elaborato e depositato una proposta di legge sul vero problema emergenziale, la crescita esponenziale degli ungulati e i danni procurati ad agricoltura e biodiversità, guardiamo con attenzione ai tavoli tra mondo venatorio, agricolo ed ambientalista per l’esame degli eventuali aggiornamenti della legge (tavolo già nato e che ha già detto no all’ipotesi Orsi e che ha invece elaborato proposte serie di aggiornamento), riteniamo fondamentale un aggiornamento della relazione tra Stato e Regioni, tra programmazione, decisioni politiche e competenze scientifiche.

In virtù di tutto questo da settimane abbiamo avviato un lavoro di attento esame alla comunitaria e presentato l’emendamento soppressivo al pasticcio Vetrella Carrara, del Pd, non di alcuni, ma di tutto il Pd. E’ questa la differenza, e pur apprezzando la serietà del relatore e il ravvedimento della maggioranza, ci permettiamo di considerare la soppressione del “pasticcio” una nostra importante vittoria frutto non tanto della percezione del cambio del vento, ma di una strategia e di idee tutt’altro che improvvisate, ma mi rendo conto che fare sul serio non fa più molto notizia.

Io vengo da una Regione in cui la caccia è tradizione, legame con la ruralità, convivialità, e comprendo bene che a prima vista alcuni dei contenuti della controriforma sulla caccia potrebbero apparire liberatori, ma non è affatto così. Essa rappresenta un risultato importante, frutto di culture diverse che si sono confrontate con coraggio abbandonando rigidità e provando ad ascoltarsi reciprocamente. Con la 157 il nostro Paese ha fatto un scelta che è l’unica scelta praticabile guardando al futuro: la pratica venatoria responsabile, la programmazione venatoria, quella che tiene assieme la garanzia circa la riproduzione corretta della fauna ed il prelievo venatorio. Quel dialogo ha isolato le posizioni e gli eccessi delle frange esasperate del mondo venatorio e quelle fondamentaliste del mondo animalista: questo è stato il più grande risultato di quella fase politica e culturale!!

Tutti i voti sono importanti, e lo sono anche i voti dei cacciatori.

Lo sappiamo bene anche noi, Quello che forse si dimentica è che una forza politica seria, ha il compito di parlare ad un Paese e ai suoi cittadini, tutti. In questo nostro Paese la maggioranza dei cacciatori va a caccia con responsabilità e con rispetto del territorio, e quella maggioranza è garantita dalla legge 157. Rimettere in discussione quel buon compromesso significa schierarsi contro la caccia responsabile, forse per amore di qualche frangia e qualche migliaio di voti di fronte alle Europee, forse guadagnando qualche foto e qualche secondo di popolarità su vari blog di settore, ma indubbiamente contro il sentire assolutamente maggioritario del Paese che rischia di maturare una vera e propria intolleranza nei confronti degli eccessi, e di non distinguere più tra caccia responsabile ed esasperazione venatoria.

Per queste ragioni ci siamo battuti anche sulla Comunitaria ed abbiamo vinto, ma non sarà finita qui e ci batteremo ancora contro le furbizie di altri possibili “piccoli orsetti”. Del resto, anche se non fa notizia, a noi piace fare politica con serietà.

17 thoughts on “Tra i piccoli “orsetti”e il neo ambientalismo di centrodestra, fa ancora notizia la serietà in politica?

  1. Sarà stato compiuto un garnde passo di civiltà quando la caccia sarà abolita!
    La caccia non deve essere tollerata, deve essere abolita!
    E’ una pratica orribile, crudele, speregevole, di una violenza estrema, cieca, brutale, è un’atrocità, una nefandezza.
    Un buon politico combatte la caccia, non stà dalla parte dei cacciatori, nè di quelli più estremisti, nè di quelli meno estremisti.
    E’ il popolo italiano che non vuole la caccia, non si può circoscrivere tutto all’animalismo!
    Basta caccia!Basta massacri, basta violenza, basta crudeltà sugli animali, basta pericoli per chi vuole andare nei boschi a fare una scampagnata!

  2. Ma quale “prelievo” venatorio!Ora ammazzare senza pietà, assassinare, uccidere brutalmente e crudelmente si chiama “prelievo”?
    Non ho parole…No comment!Che vergogna!

  3. Fare politica con serietà significa battersi CONTRO la caccia!Significa lottare per i diritti degli animali e per quelli dei cittadini, entrambi calpestati dai cacciatori!
    Significa lottare per una società e un mondo migliore, non per mantenere lo status quo allo scopo di non perdere le simpatie e i voti dei cacciatori!
    E non esistono cacciatori da apprezzare, sono tutti sullo stesso bassissimo livello!

  4. Un etica personale, indurrebbe a tralasciare le comuni logiche politiche di accalappiamento di voti e vicinanza a lobby varie, come quella, nella fattispecie, dei cacciatori.
    La caccia è un’aberrazione della pazzia umana, priva di ogni utilità materiale, fondata dall’antropocentrismo dilagante dell’uomo che vuole dominare vita e natura.

    Una politica moralmente coerente, dovrebbe prescindere dalle aspettative di richiamo dettate dalle richieste pressanti delle lobby assetate di sangue innocente, ma mi rendo condo che non siamo in Svezia, ma in Italia.

    Essere dalla parte di coloro che difendono intimamente la vita nelle sue moteplici diversità, sarebbe anche più proficuo politicamente per voi, visto che essi superano di gran lunga quel migliaio di cacciatori di vite innocenti italiani.

    Fare politica significa in primo luogo infondere ai cittadini principi etici e morali, e NON esiste etica e morale nella cultura della MORTE. Se è vero che la democrazia si fonda sulla libertà dell’individuo e oaltremodo vero che la libertà individuale finisce dove inizia quella degli altri.

    Questo significa caccia – http://laverabestia.org/play.php?vid=337

    Passatevi una mano nella coscienza, e uscite dalle logiche partitiche e di voto. Il concetto di “caccia responsabile” – qualunque cosa signichi – è una perversione. Dimostra quanto gli umani siano confusi riguardo a ciò che va considerato umanitario. “Caccia responsabile” è un ossimoro, come “intelligence” militare.

    Uccidere un essere innocente, umano o non umano, che non vuole morire, non può essere mai “responsabile”. Potreste mai considerare “responsabile” l’assassinio di un fratello o di una sorella? Cosa direste se l’assassino si scusasse dicendole che ha ucciso sua sorella con amore, con un’overdose di barbiturici, o con una fucilata a pallettoni? Sorridereste, e considerereste “responsabile” il suo assassinio?

  5. Concordo al 100% con Gaspare!
    Comportarsi in modo responsabile vuol dire rispettare gli animali come questi ultimi strameritano, vuol dire portare agli animali il rispetto loro dovuto!
    In risposta a Claudia…chi si dovrebbe vergognare?
    I cacciatori, o…noi??

  6. Ok Claudia, scusa per il malinteso, è chiaro che volevi dire che sono loro che dovrebbero vergognarsi, e sono perfettamente d’accordo.

  7. Conosco da vicino il mondo dei cacciatori, nella fattispecie, quelli che abitano sulla montagna pistoiese. Li ho visti e sentiti più volte. Ho parlato con loro. Posso dire che l’idea che mi sono fatta è molto precisa e le cose che ho già detto e dirò sono basate su una solida e documentata conoscenza. Il loro è un mondo derivato da isolamento e povertà ataviche. Per molti di loro la caccia è semplicemente un modo di sbarcare il lunario: un cinghiale, un cerbiatto, un capriolo, sono euro da mettere in tasca; un lavoro. Poi c’è l’ignoranza di popolazioni boscaiole, isolate tra i boschi cedui di castagni e querce. Ignoranza medievale che risale alla notte dei tempi. In quella zona un gatto, un cane non sono certo viziati e coccolati come in città! Sono animali da tenere sempre fuori casa, all’aperto, con neve e pioggia. Animali. Gli animali si mangiano e si colpiscono con il randello e si abbandonano (o si uccidono) se non servono più, come una cagnetta che ho visto alla catena PER TRE ANNI consecutivi, senza mai muoversi dal suo misero giaciglio umido e ventoso, alla mercé degli elementi, estate e inverno, fino alla morte della padrona, quando alcuni parenti la presero di malavoglia con sé. Le scattai delle foto e feci delle riprese: non si reggeva in piedi e barcollava. Una piaga orribile al collo, mai curata. Ci prendemmo cura di lei, prima che ritornasse alla catena. Non la vidi più. Morì poco dopo. Questo è il mondo dove vivono i cacciatori; un mondo dove non c’è spazio per la pietà e un animale è solo una “cosa”, o al massimo un macabro trofeo da imbalsamare e da appendere al caminetto da dove spieranno i loro aguzzini con i loro orribili occhi vitrei, fissi nella morte. Sono sempre di meno i cacciatori ma la loro determinazione a perpetrare le antiche usanze è molto forte grazie al sostegno che dà loro il Governo attuale, ispirato fortemente da dottrine neofasciste che vedono nella caccia una dimostrazione di “maschia guerresca”; non per nulla, basta osservare quello che sta combinando il senatore Orsi con il suo tragicomico disegno di legge che vorrebbe liberalizzare la caccia in assoluto, anche contro ogni legge europea in materia, riesumando il memorabile “ME NE FREGO!” di mussoliniana memoria. Ora, cercare di ragionare con tali persone è praticamente impossibile. E i pietosi tentativi di mascherare la loro condotta irrazionale, anti ecologica e anti europea, non sono che puerili tentativi di apparire ciò che non potranno mai essere: degli amanti dell’Ambiente che essi stessi massacrano a fucilate.

  8. Alcune delle cose che voi dite difficilmente possono essere contestate. Altre non le condivido, ma le rispetto.
    Non sono mai andata a caccia in vita mia ma credo di conoscere la mia terra.
    Conosco cacciatori che si comportano con correttezza, hanno rispetto per le leggi e per il territorio, conosco tante persone impegnate nelle ass animliste ed ambientaliste.
    Il punto è la convivenza tra punti di visti e sensibilità diverse, ovviamente nel rispetto delle norme,e su questo credo che dovremmo fare tutti un passo avanti.
    Mi batterò con tutte le mie energie contro i tentativi di Orsi e amici di merende (e vi lascio immaginare quali commenti mi sia beccata sui vari blog di caccia selvaggia), ma sono anche convinta che occorra creare nuove occasioni di confronto e di riflessione tra le ass ambientaliste, quelle del mondo agricolo, quelle della caccia responsabile per fare necessari passi avanti.
    Quando non si comunica si fanno solo passi indietro…e rischiano di vincere solo i famosi..”me ne frego”
    Susanna

  9. Pare che i fondamentalisti della caccia siano ripartiti all’attacco!

    http://cacciastop.wordpress.com/2009/04/30/attenti-a-quei-due-%e2%80%a6-e-a-tutti-gli-altri-aggiornamento-dal-parlamento-30-aprile-2009/

    Ma non hanno di meglio da fare???Sono davvero stufo!!E come me di sicuro molti italiani!!!
    Oltre ai politici che non hanno nulla contro la caccia, pure quelli che definire fondamentalisti del massacro di animali è dir poco!!
    Già molti fanno fatica a tollerare l’esistenza della caccia, ci manca solo che venga ulteriormente estesa!
    Come se attualmente i cacciatori uccidessero troppi pochi animali!!
    Poi si lamentano pure se vengono visti male dalla gente!
    Se passa anche solo il 10% degli orrori del ddl Orsi e degli altri, spero vivamente si faccia un nuovo referendum per abolire la caccia!E spero abbia successo, ovviamente!
    Il modo migliore(forse l’unico) per fermare i continui attacchi degli ultrefondamentalisti è mettere la caccia fuori legge!

  10. se volete modificare la legge fatelo…ma approvare ciò che il senator Orsi propone è allucinante..i voti cei cacciatori faranno pure gola come i proventi delle licenze di caccia ma approvando queste modifiche folli si farebbe un passo indietro di 100 anni ….è allucinante!!!! bisogna tutelare tutti i liberi cittadini e non solo accontentarne una fetta per accaparrarsene i voti…..è un gioco sporco e la gente non è scema…..ne prendi da una parte ne perdi dall’altra!!!!

  11. Il guaio grosso di tutti i politici è quello di dare tutta la loro attenzione al numero dei voti che riusciranno a raggranellare con le loro dichiarazioni. Può darsi che non ci sia altro da fare se si vuole raggiungere l’obbiettivo di accaparrarsi la poltrona. E in effetti, si può ben capire che un politico non è un missionario, non è un candidato al martirio per difendere un’ idea, un principio.
    Le cose stanno in modo MOLTO diverso se si parla di etica e non solo di convenienza. Sono più che convinto che se in Italia ci fossero molte persone che sostengono l’INFIBULAZIONE, nessun politico oserebbe dire peste e corna di questa orripilante pratica, sic et simpliciter, così come sarebbe sacrosanto: si ricorrerebbe allora ad un ragionamento che è tipico della politica, contorto, ambiguo, ammiccante, “vigorosamente” proclamato ma cauto, guardingo, che dice e non dice e, soprattutto, che non fa capire gran ché, da cui però DEVE trasparire la profonda saggezza di chi lo proferisce. Lo scopo è PIACERE A TUTTI per avere IL VOTO DI TUTTI.
    Nessuno dei politici di ieri e di oggi ha mai osato dire la VERITÀ: e cioè che la maggior parte degli italiani sono opportunisti, menefreghisti, per nulla propensi a capire altro che ciò che conviene loro, meschini, disonesti, superficiali come pochi al mondo, beghini, illusi, ingenui e, soprattutto IGNORANTI.
    E l’ignoranza accompagnata dalla superficialità genera ogni sorta di storture in tutti i campi. Nessuno o quasi ha imparato la lezione e non è bastata una guerra persa andando dietro a un pazzo criminale per imparare che lo scopo della politica è impedire che i cittadini si occupino di ciò che li riguarda.
    Tutto ciò si riflette nel tema della caccia “sportiva”. I cacciatori sono una realtà e devono essere considerati. Poi cosa importa se le loro pratiche sono quanto di più abietto si possa immaginare nell’ambito dell’agire umano? Lo stesso fatto che essi votano per la Destra pur di avere dalla loro parte gente come il sen. Orsi che va incontro ai loro istinti beluini e soddisfa pienamente la loro voglia di sterminio, la dice lunga. Votare, dare il proprio consenso, approvare… non importa chi, foss’anche Satanasso, pur di avere campo libero nella loro miseria spirituale. E i politici fanno a gara per accaparrarsi ANCHE i loro voti. Ebbene, questo è uno dei motivi per cui ODIO LA POLITICA ed ho una radicale diffidenza per le Istituzioni. E tutti i giorni ne vedo le ragioni. E sono profondamente convinto di essere un povero Don Chisciotte che lotta perennemente contro l’imbecillità, senza speranze che le cose cambieranno. Ma non posso fare a meno di lottare perché è più forte di me. E lo farò.

  12. Questa politica di estremo, totale, assoluto appoggio ai cacciatori non conviene nemmeno al Pdl.
    Ho sentito vari elettori del Pdl indignati e delusi per via delle orrende proposte di legge pro caccia selvaggia, e ne ho sentiti altri affermare addirittura che MOLTI elettori del Pdl sono CONTRO LA CACCIA!Alcuni di tali elettori vorrebbero che Orsi(e quelli come lui) non fosse arrivato in Parlamento!

  13. A tutti gli antiCaccia che mi possono rispondere,
    ‘modifiche folli’, ‘orrende proposte’, ‘si farebbe un passo indietro di 100 anni’.
    Se avete letto la Proposta dell’Orsetto ditemi cortesemente a quali art. Vi riferite ?
    Invece, rispetto la posizione del sig. Giovanni che quantomeno scrive quello che pensa sulla Caccia in genere

  14. anche qui cancellato il mio commento!!chissà che avevo scritto che non andava bene!evidentemente ogni messaggio di critica è sgradito e quindi non accettato!
    meno male che si chiama partito democratico!

  15. Noi cacciatori siamo stufi di ricevere solo balzelli fiscali e legali,che compiacciono una parte dell’ambientalismo fondamentalista scomparso dal panorama politico(quanti seggi hanno preso i Verdi scusate?),paghiamo senza essere rispettati,con pene sempre piu’ severe come se fossimo criminali.Saremo una minoranza,ma chissa’ che ragion d’esistere avranno le poltrone degli uffici caccia,atc e compagnia bella,se non rinnoveremo piu’ le licenze un giorno,intanto un bel po’ di tessere l’ARCI caccia le ha perse……

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