Sedie distanziate, mascherine, gel, microfoni che passano di mano in mano solo dopo la disinfezione…immagini di una mobilitazione del tutto nuova, per alcuni versi surreale, ma la campagna elettorale c’è. Ci sono i mercati, gli incontri, i giri in azienda, con i lavoratori, ci sono i volantini, i manifesti, l’attacchinaggio. Ci sono i confronti tra candidati. La Toscana ha gli occhi puntati addosso in questa campagna anomala, svolta tra gli ombrelloni e un occhio alla ripresa dei contagi da Covid.
E’ vero, per la prima volta il Governo di questa nostra terra è contendibile, ma non lo scopriamo oggi. Negli anni la caduta dei capoluoghi “rossi”, Livorno, poi Pisa, Siena, Piombino..ci ha raccontato di mutamenti sociali profondi, di una sinistra che ha visto rompersi legami, relazioni, capacità di rappresentare. Poi certo anche di recuperi, a partire da Livorno. Quando hai davanti candidati Sindaco c’è anche un cifra di consenso legato alla persona, alle sue caratteristiche. Adesso la partita è un’altra.
In campo non c’è una sfida tra avversari moderati, un mero principio di possibile alternanza tra forze democratiche, in ballo ci sono due idee di Toscana diametralmente opposte che avranno a che fare con il futuro di tutti noi. Sanità, agricoltura, imprese, trasporti, infrastrutture, cultura, formazione, l’utilizzo di risorse importanti, per lo più in arrivo dall’Europa.
Il Programma di Eugenio Giani guarda alla Toscana del futuro, a quella che, per nostra fortuna può partite da risultati importanti, da primati di questa nostra terra, nella consapevolezza che c’è da migliorare ed aggiustare servizi, capacità di attrarre investimenti, ma anche che, grazie all’impegno del Pd e del Governo nelle trattative con l’Europa, avremo importanti risorse da poter utilizzare per farlo. C’è nella sua visione quella consapevolezza di quanto sia prezioso affondare le radici nella storia e nel buongoverno della Regione, e contemporaneamente avere lo sguardo ben orientato verso l’Europa, il mondo, la capacità di stare sui mercati ed investire sulla ricerca e l’innovazione per competere con le migliori regioni Europee. Investimenti per la telemedicina, per accorciare le distanze tra gli anziani e i loro medici, sostegno all’innovazione ma anche a quella moltitudine di partite Iva ed imprese individuali spina dorsale dei nostri territori, asili nidi gratis ad una platea vasta di cittadini.. sono solo alcune delle proposte di Eugenio Giani e del Partito Democratico. La terra i cui vini sono amati nel mondo intero, ma anche la terra che grazie alla lungimiranza della Regione e la competenza di straordinari ricercatori, potrebbe fornire il primo farmaco per curare Covid.
Dall’altra parte c’è una giovane donna che gira il territorio con il fu Capitano Salvini. Susanna Ceccardi, per alcuni anni sindaca di Cascina, consulente (pagata) di Salvini, poi eletta a Bruxelles passata alle cronache per avere organizzato nel suo comune rievocazioni storiche con camionette e croci uncinate di ciò che è stato, per aver distribuito spray al peperoncino ed aver dichiarato che per sconfiggere la violenza basta che le donne smettano di sentirsi “prede” , per aver risolto i problemi dei campi rom…spostando il problema nel comune vicino, ed averci ricordato che “fascismo ed antifascismo” pari sono. Ha anche dichiarato che quelle risorse che arriveranno dall’Europa con il Recovery Fund, lei li utilizzerà qualora eletta..omettendo però di dire che ha votato contro quella decisione nel Parlamento Europeo.
Ecco, forse è il caso di ricordare che la Toscana è la terra che ha avuto grandi Presidenti, a partire da Lelio Lagorio e Gianfranco Bartolini, per arrivare a Chiti, Martini, Rossi. Visione politica e capacità di stare tra le persone e le imprese. La Regione della crescita, del lavoro e dei diritti, la Regione che ha pagato prezzi enormi al nazifascismo ed è giusto ricordare che la storia di questa terra ci consegna un primato da annoverare nel granducato, la prima terra ad abolire la pena di morte.
Vi pare possibile che tutto questo sia compatibile con chi vuol chiudere i porti, avversa il progetto Europeo, sta con i peggiori sovranisti del continente?
No. Non è compatibile. La nostra terra non può correre questo rischio, e l’unico argine è rappresentato dal Partito Democratico e dalla vittoria di Eugenio Giani, un uomo che conosce bene la nostra terra, che non si e mai risparmiato durante la legislatura e durante questi difficili mesi.
Aggiungo e ricordo a tutti che il destino della Toscana si gioca tutto tra domenica e lunedì, e che non avremo ballottaggio, come qualcuno continua a dire.
Non ci sarà un secondo tempo. Per questo chiedo anche a chi sosterrà i propri candidati nelle liste del M5S e di Fattori di ragionare sul voto disgiunto, e di contrastare il rischio di un regalo alla Lega.
In queste settimane abbiamo registrato nel nostro Paese episodi gravissimi: la barbara uccisione di Willy in un paesino del Lazio da parte di balordi palestrati e violenti, il femminicidio di Maria Paola, a Caivano, per mano del fratello, una operazione “punitiva” per la sua relazione con Ciro, che stava cambiando sesso, e poi gli stupri, le aggressioni sui social contro le nostre candidate, Monia Monni, Alessandra Nardini.. La Toscana non è immune, ma siamo la terra in cui il civismo, l’antifascismo, i diritti civili, la parità di genere, hanno fatto la differenza, ispirato norme innovative e politiche pubbliche. Siamo la terra che ha creato i treni della Memoria, scritto la legge per la cittadinanza di genere, investito su scuola e asili nido, tutelato maternità e legge 194.
Questo civismo va coltivato ed allenato ad arginare nuova violenza, intolleranza anche con un rinnovato impegno istituzionale.
In gioco c’è tutto questo.
Ricordatevi anche che potete dare due voti di preferenza, ad un uomo e ad una donna. Fatelo, abbiamo bisogno di avere tante donne in Consiglio Regionale.
Adesso tutti e tutte al lavoro.
Se amate la Toscana stringetela al cuore.
Facciamo tutto ciò che possiamo anche in queste ultime ore ed Eugenio Giani sarà il nostro prossimo Presidente della Regione.
Susanna