Vino, Cenni (Pd): “Via libera della commissione bilancio al testo unico sul vino atteso da produttori”

Prosegue, con il parere positivo della commissione bilancio della Camera, l’iter di approvazione del testo unico del vino. “Il testo è stato approvato con il parere favorevole della commissione bilancio dopo alcune settimane di approfondimento tra i ministeri competenti sugli aspetti di natura finanziaria”. Ad annunciarlo la relatrice per la commissione bilancio, Susanna Cenni.

“Sono giunte – ha spiegato Cenni – su nostra richiesta la relazione tecnica e i chiarimenti da parte del Mef che hanno evidenziato alcune criticità in materia di destinazione delle sanzioni e sui profili di possibile contrasto con le normative comunitarie negli articoli inerenti il pagamento delle accise e il deposito fiscale. Le criticità sono state superate con alcune condizioni: la soppressione all’art 6, comma 3, dell’ultimo periodo (destinazione dei proventi di sanzioni per la valorizzazione vitigni autoctoni); la soppressione dell’art 59 e la riformulazione dell’art 83”.

“La norma, che ha ricevuto oggi il via libera della commissione bilancio della Camera – sottolinea Cenni -propone come noto la semplificazione e la razionalizzazione della normativa del settore vitivinicolo, secondo principi di sostenibilità della produzione e dei territori. Un patrimonio nazionale da salvaguardare oltre che da incentivare, all’interno di una strategia di promozione e crescita del Made in Italy che incrementa l’export dei vini italiani, puntando su qualità e sicurezza. Si tratta di un testo organico, suddiviso in otto titoli e composto da ben 89 articoli, in cui si snellisce la parte burocratica, attraverso l’alleggerimento degli adempimenti dei produttori, l’allineamento ai processi di produzione enologici europei e il riconoscimento del vitigno autoctono”.

“Il passaggio in commissione bilancio di oggi – spiega Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera e relatrice del testo unico sul vino in commissione bilancio – rafforza la nostra volontà di supportare il vino italiano nelle politiche di sviluppo del Paese, creando le condizioni migliori per il sostegno di produttori, tracciabilità e qualità. Si tratta di una buona riforma, condivisa, che semplifica dal punto di vista burocratico la vita alle aziende e che tutela un settore, come quello vitivinicolo che vale più di 14 miliardi di euro. Adesso il buon lavoro già svolto dalla commissione agricoltura può proseguire”.

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